Si torna sempre a passi lenti.
Perchè ci vuole lentezza per raccogliere gli ultimi frutti dell’orto, i pomodori ed i fagiolini, ed intanto seminare le cime di rapa. Un tempo lento è quello della foglia che cade, che sembra sospesa, per attimi infiniti, prima di toccare terra. Ed è lento il sonno dei gatti, nuovi arrivi nella nostra famiglia composta più da animali che da umani.
L’altra sera, in giro con Bambi ed Eva, nel mezzo dello spicchio arancione del tramonto, ho incontrato questi Cardi. Piccoli, fioriti, con il loro violetto che mi fa pensare ai sogni, alle ametiste ed a ciò che non si afferra- Diventeranno piccoli soffioni, per portare in giro il loro semi. Il Cardo è una pianta che nasce spinosa, dura, e si evolve fino a diventare morbida come il cotone.
Come puoi utilizzare le proprietà e le energie di questa pianta?
Trovo che sia una pianta molto indicata per l’autunno: le sue funzioni sono depurative e drenanti, preparano il terreno per l’inverno. E’ efficace utilizzata al cambio di stagione, perchè aiuta il fegato a rigenerarsi ed a detossinarsi. Viene utilizzato, specie il Cardo Mariano, in tisane e preparazioni destinata a proteggere il fegato, ma anche in tutti quei casi in cui ci sono problemi legati alla pelle (psoriasi o eczema, per esempio) per la sua azione antinfiammatoria e depurativa.
I suoi fiori possono essere usati per far cagliare il latte: ecco che qui c’è un rimando alla tradizione delle fate o dei folletti, che per fare dispetti possono anche far cagliare il latte appena munto. E non solo: si dice che le foglie del Cardo Mariano siano screziate di bianco perchè macchiate da una goccia del latte di Maria mentre allattava Gesù Bambino. Una leggenda narra che il cardo coprì, con le sue foglie, la fuga di Maria e Giuseppe con il loro piccolo, mentre scappavano da Erode.
Pianta di protezione, si dice che un suo capolino (capolino è il nome dei suoi fiori) in tasca protegge dalle maldicenze: e se bruci un fiore di cardo nel camino la notte di Capodanno proteggerai la tua casa.
Settembre è il mese in cui tutto riparte: per me è come il primo giorno dell’anno. Un periodo in cui le cose ricominciano, e nasce un nuovo ciclo. E’ a Settembre che facciamo la nostra lista di priorità, che ci iscriviamo al corso di yoga oppure che iniziamo a lavorare una coperta all’uncinetto (quest’ultimo è uno dei miei obbiettivi per l’autunno). E’ il mese dell’impegno che si ritrova e che si rinnova. Ho letto da pochi giorni un articolo molto bello che puoi trovare qui, che ha suscitato in me una riflessione importante. Ne ho fatto un post su Facebook, che ti riporto anche qui sotto:
Se non prendiamo una posizione netta contro il razzismo, l’ingiustizia sociale e la discriminazione siamo parte del problema. Noi siamo bianche; possiamo permetterci di pensare ad altro, diffondere luce e amore o dire che la politica non ci interessa. Le persone di colore che vivono qui non possono permetterselo, perché ogni giorno devono combattere con pregiudizi, attacchi, ingiustizie – e con un passato fatto di secoli di schiavitù.
Noi donne, erboriste, artiste, insegnanti e guide che lavoriamo con ciò che è femminile e sacro, saremmo sconvolte se ci fosse un partito che si batte per bruciare le donne come le streghe di un tempo.
Pensa a che cosa potrebbe accadere se esistesse un partito con questo pensiero. E pensa che per chi ha la pelle nera questo accade proprio adesso, anche qui da noi. Grazie ad individui come Donald Trump, ma anche come Salvini, questo sta di nuovo accadendo. Perché la discriminazione è qualcosa che deve iniziare a toccarti, anche se non sei tu quella che viene discriminata. Perché ognuna di noi, perché donna, bisessuale, nerd, troppo intelligente, vestita strana, lesbica, troppo-qualcosa, è stata discriminata. E perché quello che riguarda tutti riguarda anche te.
Io credo che tutte noi, donne bianche occidentali, abbiamo il dovere di parlare, di prendere una posizione netta contro il riaffacciarsi del pensiero razzista e discriminatorio.
Specie se seguiamo un sentiero legato al femminile e al sacro.
Io rifiuto il privilegio di tacere, o di non dire la mia opinione perché può essere scomoda. Io dismetto il mio privilegio di donna bianca e occidentale, il privilegio del silenzio e del “parlare di qualcos’altro”.Io, proprio perché donna e bianca e occidentale, mi sento chiamata in causa: avere la pelle bianca ed essere nata qui è solo un caso.
Come dice Layla, la Dea non è qui per liberare solo le donne bianche. È qui per liberare tutte le donne.
Il Cardo protegge gli indifesi. Tutti quelli che scappano, che cercano riparo e protezione. Ti protegge, e protegge il tuo vicino. Ti insegna la compassione, il trasformare le spine in nuvole, ti libera dal veleno per far scorrere linfa nuova.