il corpo sa cose che la testa non sa ancora – Jacques LeCoq
Ho deciso che sarei diventata un’attrice quando avevo 9 anni. Mia mamma mi portò a vedere Anna dei Miracoli con Mariangela Melato. Io, piccina, in quella platea buia ho capito che da grande avrei voluto fare anche io la stessa cosa: emozionare chi guarda attraverso una storia.
Puoi immaginare la mia felicità quando, a 20 anni compiuti da pochissimo, sono entrata alla Scuola di teatro di Bologna, diretta da Alessandra Galante Garrone. Me lo comunicò in anteprima un amico del tempo, già iscritto a Scuola, che per caso aveva visto la lista di chi era passato ai provini per entrare. Mi ricordo che uscii fuori casa, sotto i portici di Bologna, e mi misi a correre e saltare sotto alla pioggia.
La Scuola è stata un’esperienza unica, bellissima, e con il grande privilegio di aver avuto tra le insegnanti Alessandra Galante Garrone, la direttrice – che è mancata poco tempo dopo. Mi ha detto poche volte brava: era una donna di poche parole, ma quelle volte me le ricordo benissimo. Il metodo che mi ha tramandato la scuola è quello di Jacques LeCoq, che prevede un grande lavoro sul corpo e sull’improvvisazione teatrale.
Ho studiato con vari altri insegnanti: alcuni tra questi sono Monica Casadei, Vittorio Franceschi, Franco Però, Elisabetta Pozzi, Karina Arutunyan, Walter Le Moli, Claudia Busi, MariaGrazia Mandruzzato, Pierre Byland, Renata Palminiello. Ho frequentato, dopo la scuola, il master di perfezionamento per attori di prosa presso il TeatroDue di Parma. Nel 2023 mi sono pefezionata al Master in Pedagogia e Teatro all’Università di Bologna, concluso con il massimo dei voti e con una tesi su fiaba e alterità. Ho fondato, insieme ad altre persone artiste, il collettivo artistico Meduse, con il quale pensiamo e portiamo in atto performance in luoghi urbani. Sono parte della compagnia di ricerca teatrale Ultimo Teatro Produzioni Incivili.
Adesso guido gruppi di persone che vogliono entrare in contatto con loro stessi attraverso il teatro, sperimentarsi, mettersi in gioco, conoscersi meglio. Lavoro con gruppi di persone disabili e non, e mi riferisco a tutte le età, dall’infanzia all’età adulta. Lavoro come esperta esterna di teatro in molte scuole del territorio, a partire dalla scuola materna fino ad arrivare alla primaria ed al lavoro con gli adolescenti. Credo che il teatro sia un linguaggio molto importante, e che vada condiviso. Ci serve per fare spazio dentro di noi, accogliere l’altro e farci medium. E’ un’esperienza unica che coinvolge anima e corpo, e ci avvicina al cielo e alla terra.
Qui un piccolo portfolio delle ultime esperienze:
Se sei interessata ad un mio laboratorio teatrale o vuoi che venga a condurne uno nella tua realtà, scrivi una mail a cecilia.lattari@gmail.com. Per il laboratori on line e i workshop selvatici che propongo, sto preparando delle sorprese.