Laboratorio teatrale e di arte performativa per la scuola materna e primaria | a cura di Cecilia Lattari, pedagogista, attrice e formatrice teatrale
Il rapporto che sviluppiamo con il cibo e con il nostro corpo ha radici profonde, legate alle prime relazioni con le figure di riferimento e all’ambiente in cui cresciamo. La società ha un ruolo cruciale nella percezione degli alimenti, poiché il nostro approccio verso il cibo cambia con il tempo e con i mutamenti storici del contesto in cui viviamo.
In passato, la fame e la miseria hanno dominato la scena per lungo tempo, spingendo le persone a lottare continuamente per procurarsi il cibo. Questo tema è centrale in molte fiabe, dove i protagonisti si allontanano da casa alla ricerca di qualcosa da mangiare, trovando il lieto fine solo quando riescono a soddisfare la fame e a ristabilire la sicurezza per sé e per la famiglia. La fantasia di abbondanza, spesso presente nelle storie, riflette il desiderio di un mondo in cui il cibo è inesauribile, come nel Paese di Cuccagna o in luoghi immaginari dove il cibo è un dono divino. Nella letteratura per l’infanzia, il cibo assume spesso connotazioni magiche: può trasformare i personaggi, risolvere problemi o regalare momenti di pura gioia. Pensiamo ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Anche nel mondo di Harry Potter, i dolci magici diventano simbolo di appartenenza e meraviglia.
Questi principi sono alla base dell’educazione alimentare, che utilizza le storie per incoraggiare i bambini a riflettere sull’importanza di una dieta equilibrata, a esplorare nuovi sapori e a esprimere le proprie emozioni legate al cibo. La fiaba, in questo senso, diventa uno strumento educativo fondamentale, capace di far crescere i bambini, farli sentire compresi e permettere loro di esplorare il mondo e le proprie emozioni con maggiore consapevolezza. Attraverso la lettura, la ricerca artistica, l’indagine teatrale e la performance esploreremo insieme queste tematiche.
Immagine via Pinterest
METODOLOGIA
Le attività esperienziali che propongo sono all’interno del laboratorio teatrale: quello spazio in cui è possibile educare attraverso l’arte. L’arte è qualcosa in grado di parlare ai nostri sensi ed alle nostre emozioni, prima ancora di comunicare con il nostro intelletto; nella dimensione del sentire possiamo fare esperienza preziosa, riportabile poi anche in altre sfere della vita. Il teatro, e la fiaba, sono strumenti e modelli dell’elaborazione delle esperienze, ed in questo progetto vanno insieme a formare una vera e propria metodologia.
Per questo tipo di laboratorio faccio riferimento al teatro sensoriale, per indagare attraverso i sensi le istanze del fiabesco. Per quanto riguarda l’aspetto del movimento, del gesto e della performance teatrale il metodo è mutuato da Jacques Lecoq, pedagogo e maestro di teatro, attraverso training, movimento, improvvisazione e restituzione. Sperimenteremo la performance artistica come strumento di indagine, che stimola la curiosità ed apre all’immaginario.
Il tema di ricerca è la fiaba ed il suo legame con il cibo: a partire dalla narrazione e dall’ascolto daremo vita a osservazioni e indagini sugli alimenti base relativi anche a sentimenti ed emozioni, installazione site specific, land art, utilizzo di materiali vegetali, indagine sul gesto ed il movimento teatrale, storytelling.
Child staring into a bakery window, London. By Edith Tudor-Hart, 1935.
PROGRAMMAZIONE E ATTIVITA’ PROPOSTE
Gli incontri sono da concordarsi con gli insegnanti. Il progetto entra in contatto con varie fiabe, che vengono esplorate a seconda della loro simbologia evocativa legata alla simbologia del cibo. Può essere prevista una restituzione finale, sia come performance aperta al pubblico sia come piccolo museo dei bambini, per raccontare il lavoro svolto, aperta alla collaborazione con altre persone esperte di teatro ed arte che lavorano nella scuola.
Ogni incontro sarà dedicato ad una parte di storytelling, dedicata all’ascolto di una fiaba, e ad una parte performativa, attraverso cui i bambini e le bambine potranno indagare e ricercare una risposta attra-verso l’arte ad una domanda/stimolo, facendo un’esperienza dedicata alla fiaba in questione; infine, ad una parte di ricerca sensoriale vera e pro-pria, nella quale conosceremo la fiaba presa in considerazione attraverso i sensi, l’osservazione, i ricordi ed infine quello che ci suggerisce il corpo. La ricerca sensoriale attraverserà diversi ingredienti, come farina, acqua, sale, zucchero, cioccolato ed altri ed in generale quello che viene evocato dalla fiaba e quello che può essere utilizzato in relazione alle emozioni.
Da ognuna di queste esperienze individueremo alcuni momenti che verranno poi ricuciti insieme per la restituzione finale, che sarà un racconto ed una condivisione poetica di quello che abbiamo sperimentato lasciandoci ispirare.
La restituzione finale si intende in apertura con altri colleghi che propongono laboratorio di arte e teatrale, per poterla svolgere in una eventuale collaborazione.
Le attività proposte saranno:
- Training fisico, attraverso esercizi di consapevolezza corporea e propriocezione
- Esercizi di improvvisazione teatrale
- Esperienze esplorative attraverso i cinque sensi, in particolare volte ad indagare gli alimenti semplici, gli ingredienti base, il gusto, il tatto, l’odore, il suono e l’osservazione.
- Attività di installazione in natura o in interno, utilizzando vari materiali e facendoci suggestionare dalla fiaba e dai cibi che incontreremo
- Realizzazione di opere di land art, da intendersi come temporanee, volte a sviluppare una relazione tra bambini e territorio che abitano (il giardino della scuola, la classe…)
PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Esperienze di storytelling e di scrittura poetica
Hansel e Gretel, illustrazione di Arthur Rackam
ALTRE CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Tutte le attività sono da intendersi in un’ottica di inclusività, volta a tutte le persone che partecipano: il lavoro è orientato a fare focus sulle risorse di ognuno, e sul potenziamento di queste.
La parte dedicata alla scrittura poetica è rivolta alla scuola primaria o secondaria, per la scuola dell’infanzia questa parte viene tradotta in esperienze legate al racconto, oppure alla registrazione di voci e suoni, che vanno poi a comporre la restituzione.
BUDGET
Il costo del laboratorio è indicativamente quello di 30 euro per ora, che verranno fatturate in quanto utilizzo partita IVA – regime forfettario per questo tipo di collaborazioni. Il budget può essere comunque concordato con la scuola in base anche alle sue esigenze.
CHI CONDUCE
Cecilia Lattari è attrice e formatrice teatrale, pedagogista esperta in teatro e fiaba. Si è diplomata come attrice di prosa alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone, con successivo master per attori professionisti presso il TeatroDue di Parma. È esperta in Pedagogia e Teatro, con un master post-laurea conseguito presso l’Università degli Studi di Bologna, in particolare la sua ricerca verte sul mondo del fiabesco e della letteratura per l’infanzia. Lavora in ambito artistico e pedagogico collaborando con cooperative, scuole ed associazioni in progetti volti particolarmente a persone, adulte, adolescenti o nell’età infantile, disabili o in varie condizioni di fragilità e come esperta di teatro in molte scuole del territorio, dalla materna alla secondaria. Collabora con la compagnia di ricerca Ultimo Teatro Produzioni Incivili, con progetti legati alla fiaba ed al racconto orale. Lavora come autrice per la casa editrice White Star, nella collana Vivida, dove cura libri e mezzi di tarocchi dedicati al rapporto tra immaginario, simboli e fiaba. È co-fondatrice di MEDUSE Collettivo artistico, dove opera in performance volte ad esplorare il legame tra arte, relazione e comunità. È regista e co-fondatrice della compagnia teatrale Le Ortiche, un progetto di formazione e spettacolo rivolto a performer, attori e attrici con disabilità.