MEDITAZIONE CON I TAROCCHI: IL DUE DI BASTONI

Alla parola meditazione associ una stanza con il pavimento in legno, tuniche bianche, incensi accesi e una calma zen che sai di non avere?

Non è detto che la meditazione sia proprio questo! Anche i Tarocchi possono aiutarti nella vita di tutti i giorni, proprio grazie alla visualizzazione, alla fantasia, all’immaginazione. E come si fa a meditare con i Tarocchi? In questo post ti spiego come fare, e come farlo divertendoti, rilassandoti e scegliendo di mettere in atto una pausa nutriente per te stessa.

La carta che ti farà da guida è il Due di Bastoni: come tutti i Due, prevede una scelta, una decisione da prendere. Puoi usare questa meditazione quando hai un dubbio, di fronte a due o più strade da imboccare. Quando senti che vorresti avere il suggeritore che ti indica la strada giusta!

La prima cosa da fare è quella di procurarsi le immagini della carta proveniente da diversi mazzi;

questo serve per avere più sfaccettature relative alla questione da analizzare. Qui ti farò vedere le carte provenienti da tre mazzi diversi.

Iniziamo con il Due di Bastoni che viene dal mazzo Idiosyncradeck, disegnato da Jessica Bott. 

Due frecce puntano in due diverse direzioni: una rosa e arancio, l’altra verde e blu. quale direzione vuoi prendere? Qui è rappresentata la scelta vera e propria – la necessità di seguire una strada rispetto all’altra, di decidere quali colori scegliere. A volte è necessario prendere una decisione netta, specie quando l’azione che ne segue è relativa a noi stessi. Chiediti: qual è la direzione che voglio davvero seguire? quale sento giusta per me? La freccia a due punte forse significa anche che, comunque tu scelga, sarà la tua volontà, e quello che deciderai di fare, a imprimere una direzione decisiva alla tua azione –le due strade, in fondo, si assomigliano – sei tu che fai la differenza.

Nel secondo mazzo abbiamo una nuova lettura: ecco il Due di Bastoni del Wild Unknown Tarot, disegnato da Kim Krans.

 

Ci sono due bacchette, forse magiche, appoggiate su di uno sfondo multicolore. Sono in bianco e nero: solo tu puoi colorarle come vuoi. cco la carta del potere personale: sei tu che decidi il tuo passo, che scandisci il tuo ritmo. La carta ti dice che la tua scelta deve essere coerente con quella che sei – non affrettarti, non forzare la mano, perchè accade quello che deve accadere. Inoltre, sei proprio tu che lo decidi! Le due bacchette sembrano i binari di un treno: sei pronta a salire?

Nicoletta Ceccoli dà una sfumatura diversa al Due di Bastoni: ti mette in guardia dalle illusioni.

 

Per essere sicura della tua scelta, devi seguire la tua natura profonda, il richiamo di ciò che è autentico e selvaggio; non lasciarti influenzare, segui la tua strada, percorri il tuo sentiero anche se è quello meno battuto. Non sempre ciò che va bene agli altri può essere fatto per te.

Bene: una volta che hai osservato le carte (puoi cercarle su Google digitando Two of Wands tarot) e ti sei immersa nelle immagini, puoi iniziare al tua meditazione attiva.

Scegli la rappresentazione della carta che senti più vicina, anche tra le tre che ti ho proposto io. Osserva bene la carta, e immergiti dentro le figure che vedi. Chi sei, tu, nella carta? Riesci a descrivere quello che accade in maniera oggettiva?

Puoi farlo descrivendo quello che vedi: attieniti agli oggetti, ai fiori, ai colori, alle figure umane che vedi.

Il secondo passaggio è emotivo: che cosa proveresti, se tu fossi in quella scena?

Cosa faresti? Immagina di essere nella scena che vedi, e di raccontare una piccola storia. Di che colore dipingi la tua bacchetta magica? Cosa accade se oltrepassi lo specchio? Quale parte della freccia scegli di utilizzare?

Annota sul tuo quaderno tutto quello che ti viene in mente.

Prova a rapportare quello che hai scritto alla decisione che devi prendere: come ti può aiutare quello che vedi nella carta? Quali soluzioni ti evoca? Scrivi tutto quello che ti viene in mente, anche se ti sembra che non ci incastri niente.

Per finire, ecco una piccola visualizzazione:

Chiudi gli occhi, e porta l’attenzione al tuo respiro. Richiama alla tua mente l’immagine che hai visto nella carta. Immagina di essere nella scena che vedi; resta in attesa, e osserva quello che accade. Come si evolve la situazione? Osserva in maniera distaccata – e quando vuoi, apri gli occhi.

Annota sul tuo quaderno le scoperte che hai fatto.

Allora, credi che la meditazione unita ai Tarocchi possa aiutarti? Fammi sapere come è andata nei commenti!

Oggi è giorno di Luna Piena:  puoi regalarti una mia consulenza Scarpette Rosse, dedicata tutta alla Luna in questa sua fase. Specifica nella tua richiesta che vuoi una stesa per la Luna Piena, e sarai accontentata!

 

 

 

 

 

 

LUNARIA ANNUA: L’ELEGANZA DELLA LUNA

La Lunaria è quella pianta che adesso porta fiera i suoi fiorellini color indaco:

a breve si trasformeranno in frutti, le silique che sembrano monete o piccole lune piene. Questa pianta viene chiamata Erba Luna, Lunaria, Monete del Papa; ho scoperto adesso che in inglese viene chiama Honesty, onestà.

Te ne parlo perchè voglio farti conoscere più da vicino alcune piante spontanee, come se fossero piccole celebrità: secondo me le piante possono ispirarci, così come farebbe un personaggio di un libro, un’artista, una fiaba. Voglio presentartela attraverso le sue proprietà, i suoi usi legati al sapere popolare, la sua corrispondenza sottile con i pianeti, il suo messaggio nascosto.

E’ una pianta che appartiene alla famiglia dei cavoli: lo avresti mai detto? Eppure è così; fa parte della famiglia delle Crucifere, o Brassicaceae, così come la senape, il cavolo verza…Infatti si mangia! Ed è davvero molto buona. puoi raccogliere le cime della pianta prima che fiorisca, e scottarle in padella come faresti con le cime di rapa. I fiori, dal colore violetto, sono commestibili e puoi utilizzarli per decorare le tue insalate (raccogli sempre in luoghi non inquinati, mi raccomando!).

Lunaria cresce spontanea, e colora di indaco-violetto i cigli delle strade – il suo colore si fonde con quello del tramonto, e rivela la sua connessione profonda con la Luna, l’intuizione, la capacità di essere ciò che si è, anche se lunatica.

Il nome glielo ha donato la Luna;

forse per la forma dei suoi frutti, che sembrano piccole lune piene, quando si sfogliano e perdono i semi. Sono molto utilizzati per creare bouquet raffinati – vengono anche chiamate Medaglie del Papa, o Monete del papa. C’è quindi un rimando alla ricchezza, che la pianta porta nella sua stessa essenza. I suoi frutti sono dischi argentati, che cambiano colore sotto la luce lunare, riflettendola nel sottobosco.

Come può darti ispirazione? Intanto, parti dal suo colore e scegli un accessorio che lo rifletta. Verde e violetto, oppure argento e bianco; questi sono i colori della pianta. Io vedo in lei quello che raccontano i libri che parlano del linguaggio dei fiori; onestà, capacità di essere coerente con ciò che si è – Lunaria brilla di luce propria, perchè conosce profondamente la sua anima, sa quello che vuole, ti insegna a tornare a casa.

Le sue monete mi ricordano le fiabe; Pinocchio seppellì delle monete d’oro, perchè dovevano dare frutti preziosi, Lunaria fa proprio questo. Se seppellisci le sue monete, ti dona piante eleganti, protese verso il cielo,  dal colore intenso e vibrante.

E’ ricca di vitamina C, ha buone proprietà diuretiche, ed è una pianta spontanea decisamente da rivalutare. E poi, pensa: se la incontri alla fine dell’estate puoi raccogliere una Luna e tenertela in tasca. Non è una vera e propria magia?

Vieni a raccontarmi nei commenti la tua esperienza con la Lunaria:

e se vuoi saperne di più su Erbe&Intuizione, non perderti la nuova edizione del corso, che sarà online alla fine di Aprile! Qui trovi tutte le informazioni.

 

 

 

BALCONE: 5 MODI PER RENDERLO DAVVERO WILD

E’ primavera, e ti ritrovi spesso con il naso all’insù ad osservare il balcone fiorito della tua vicina?

Anche se vivi in città, puoi portare uno spicchio di prato proprio sul tuo davanzale; se ami stare su Pinterest a guardare foto di terrazze splendide e rigogliose, e vorresti che anche il tuo davanzale ti salutasse la mattina con qualche fiorellino, sappi che  tutto questo è possibile! Non solo; se segui i miei consigli avrai il balcone più wild di tutto il vicinato.

Balconi e davanzali, terrazzini e verande, sono uno dei miei luoghi preferiti.

Sono piccoli giardini resistenti, che spuntano in città. Mia nonna ha sempre avuto un balcone technicolor:aveva uno splendido giardino, stracolmo di rose, e sulla finestra della cucina potevi vedere un’esplosione di vasi, vasetti, piantine colorate, innesti in preparazione, talee e bricchi sbreccati che ospitavano bulbi e ciclamini.

Ho imparato da mia nonna a tenere un balcone creativo, e voglio condividere con te qualche ispirazione!

Piante in barattolo: puoi utilizzare i barattoli della marmellata, dello yogurt o delle conserve per creare vasetti di recupero molto anticonvenzionali.

L’aloe e tutte le piantine grasse vivono molto bene in questo tipo di vaso – puoi metterle anche in bicchieri sbreccati, che ti piacciono e che non vuoi buttare via. Metti la piantina con il suo vaso di plastica e la sua terra dentro al barattolo, e poi ricoprilo di sabbia fine (la trovi nei negozi di giardinaggio). Ecco fatto!

Primule in tazza: le primule sono uno dei fiori simbolo della primavera, e non possono mancare sul tuo wild-davanzale.

Comprane qualche vasetto, poi mettile, con il vaso ed il terriccio, dentro ad una tazza oppure ad una ciotola di ceramica. Per un davanzale a prova di Cappellaio Matto!

Mangia i tuoi fiori: puoi coltivare sul balcone il Nasturzio (Tropaeolum).

Ti donerà fiori colorati e foglie psichedeliche (sembrano piccoli mandala).La cosa bella è che li puoi mangiare! Sono buonissimi, sanno di rucoletta, leggermente piccanti.  Semina in marzo-aprile in cestini sospesi, perchè al Nasturzio piace arrampicarsi, e fatti sommergere da una cascata di fiori.

Insalatina? Si, grazie! 

Vanno benissimo contenitori di recupero, purchè stiano sul tuo davanzale: vaschette per la frutta, contenitori del gelato, e tutto quello che ti suggerisce la tua fantasia. Anche i vasi di terracotta bassi e rotondi sono bellissimi, e li puoi portare direttamente in tavola! Semina in primavera, e scegli l’insalatina da taglio come la rucola o la misticanza. Aspetta che cresca e poi sgranocchiala.

Welcome butterflies: ospita sul tuo balcone piante e fiori che attirano le farfalle

Per contribuire all’impollinazione e per perderti nei loro voli coltiva  Origano, Timo, Pisello odoroso, Nasturzio, Lavanda, Menta…si, puoi usarle anche per cucinare!

Che ne dici? Ti ho dato delle buone idee? Adesso sta a te: se vuoi condividere con me la foto del tuo balcone spettinato, usa l’hashtag #balconewild così posso trovarti! Non dimenticarti di raccontarmi nei commenti del tuo balcone selvaggio.

Se vuoi saperne di più su piante, fiori e incontri di Primavera, qui trovi il mio ultimo ebook, tutto dedicato a questo argomento.

 

QUALI LIBRI LEGGERE PER FARE AMICIZIA CON LE PIANTE?

 

Esistono tantissimi libri dedicati all’argomento erbe, piante officinali e benessere naturale:

così tanti che spesso non sai quale scegliere, perchè molti ti sembrano simili, altri troppo complicati, altri ancora incompleti, e alla fine non ti decidi mai. Io ho una libreria intera tutta dedicata alle piante – spontanee, da giardino, da orto, officinali…e ogni volta che mi compro un libro penso sempre: dai, che tanto è per lavoro!

Sarebbe bello poter riconoscere le piante che spuntano allegre e piene di vita vicino a casa tua: conoscere il loro nome e cognome, e fare amicizia – scoprire le loro proprietà, la loro storia, se sono buone da mangiare, se sono piante legate alle fate…

E se non vivo in campagna? ti chiederai. E se vicino a me c’è solo cemento?

No problem: questi libri ti accompagneranno nelle tue escursioni in campagna, e ti daranno una scusa per esplorare nuovi posti e per fare conoscenza di nuove piantine. Poi, sei sicura di sapere come si chiama quella piantina che la tua vicina tiene sul balcone? Chissà, potresti chiederle i semi e farla crescere anche tu…

Ecco i miei must have in fatto di libri dedicati alle piante!

Per la sezione Riconoscimento e piante spontanee:

Buratti P., Gorreri L., Lippi A., Marchetti M., Nicastro R. Piante eduli spontanee – descrizione, habitat e uso alimentare, Felici editore, 2007

Questo è un libro ricchissimo di foto delle piante, corredato di spiegazioni botaniche semplici ma complete, proprietà e utilizzi delle più diffuse erbacce.

Bissegger M., La mia cucina con le piante selvatiche, Edizioni Casagrande, 2011

Qui trovi un sacco di ricette realizzate con le piante spontanee, con foto bellissime, informazioni utili e anche una parte dedicata alle possibili confusioni tra pianta e pianta.

Per la sezione Fitoterapia:

Brigo B., Salute e benessere con le piante nelle 7 età del’uomo, Gribaudo editore, 2009

Un libro molto chiaro e semplice sulle piante officinali e le loro proprietà, suddivise secondo le età dell’essere umano. Non troppo compicato, adatto se vuoi iniziare ad addentrarti nel mondo della fitoterapia.

Gladstar R., Herbal healing for women, Fireside, 1993

E’ in inglese, si: ma questo è davvero una piccola Bibbia. Dentro trovi tutte le piante utili per le varie fasi della vita ella donna – un testo davvero utile, se leggi in inglese ti consiglio vivamente di acquistarlo!

Just a kind o f magic: libri magici e piante

Scott D. I giardini incantati – le piante e la magia lunare, Venexia edizioni, 2006

La magia della Luna mescolata alle piante magiche, con consigli pratici, rituali, talismani e molto altro. Questo libro lo porto con me dagli anni in cui vivevo a Bologna, è un libro cult!

Zanetti Berni M.T,, Adiantum la strega contadina, Atesa editrice, 2000

La storia di una maestra magica, le sue erbe, i suoi rituali; è il libro di una Strega Verde.

Quale libro vorresti leggere, di questi proposti? Se hai domande, scrivimi nei commenti; po fammi sapere se ti è piaciuto!

 

Il 21 Marzo esce il mio corso online PIANTE VAGABONDE, dedicato proprio alle erbe spontanee e selvatiche: per non perderti la sua uscita iscriviti alla mia newsletter qui: http://eepurl.com/byVzET

 

 

 

MARZO, TEMPO DI PULIZIE

 

Marzo, vento, profumi nuovi e Primavera:

per accordarti con la stagione che arriva e con il vento di novità, puoi sperimentare piccoli gesti di pulizia e di purificazione: le erbe ti possono aiutare in questa impresa, e fare le pulizie sarà molto più divertente. O almeno potrai immaginare di essere nella cucina di Mago Merlino – dove le tazze si puliscono da sole!

Marzo è iniziato con molto vento, qui sul Poggio dove abito. Adesso dalla mia finestra vedo cielo grigio, il Cipresso che si piega al vento, il Cedro che occhieggia dalla finestra. Ma se guardo meglio, so che in fondo al giardino ci sono crochi violetti, e che lungo la strada per andare dal mio vicino ci sono bocci di Tarassaco; tra poche settimane mi chiamerà per raccogliere le Primule.

Un bel modo per purificare gli ambienti è sicuramente lo smudge stick: che cos’è?

E’ un mazzolino di erbe essiccate, quasi sempre erbe legate alla purificazione degli ambienti: Salvia, Abete, cedro, Lavanda, Rosmarino, Timo…puoi vederne un esempio qui (ne regalo sempre uno durante la prima sessione di Fiori di Bach alle mie clienti) oppure puoi preparatene uno da sola.Basta che raccogli le erbe fresche, le leghi in piccoli mazzi e poi le fai seccare: una volta secche, le potrai utilizzare come incenso per la casa, liberando il suo fumo e purificandola dalle energie stagnanti. Ricorda di aprire bene le finestre dopo che lo hai fatto!

Un altro modo per aggiungere un pizzico di magia alle tue pulizie, è quello di utilizzare un infuso di Artemisia disciolto nell’acqua che utilizzi per lavare i pavimenti  –

così puoi portare in ogni stanza le proprietà protettive di questa bellissima piantina (di cui ti parlerò approfonditamente nel mio prossimo post). Ancora: puoi mettere qualche goccia di Olio Essenziale di Limone oppure di Menta Piperita nel detersivo che utilizzi per lavare i piatti (meglio se neutro); profumeranno tantissimo!

Puoi realizzare piccoli sacchettini profumati, con stoffa di recupero, riempiti di cotone profumato con gli Olii Essenziali: prova quelli di Abete e di Pino per portare il bosco dentro il tuo armadio.

Infine, ti regalo una pulizia energetica che puoi fare  la sera prima di dormire: servirà a ripulirti da tutte le vibrazioni negative che hai accumulato durante la giornata (stress, stanchezza, nervosismo).

 

Siediti in un luogo tranquillo. Accendi una candela bianca, e se vuoi anche il tuo incenso preferito.

Chiudi gli occhi, rilassati, e porta l’attenzione al respiro. 

Immagina di inspirare aria luminosa, bianca, purissima: la luce entra dentro di te, parte dal cuore e si irradia in tutto il corpo.

quando espiri, immagina di buttare fuori tutta la stanchezza del giorno: visualizza una polvere nera che si allontana da te, si dissolve.

Stai nel respiro, nella luce  e nell’ombra finchè non senti di aver eliminato tutta la negatività della giornata.

Apri lentamente gli occhi.

Applica una o due gocce di Olio Essenziale di Rosa sul petto, per ricordarti di prenderti cura di te stessa.

 

Il mio corso gratuito CINQUESENSI+UNO sta andando benissimo: avete aderito in tantissimi, e ne sono felice. per rimanere sepre aggiornata sui miei corsi, iscriviti alla mia newslwtter qui: http://eepurl.com/byVzET

QUANTO TI VUOI BENE?

Dall’inizio del 2017 mi sono presa cura di me in vari modi: ho investito in tè, fumetti magici e libri che volevo da tanto; ho iniziato il BBCLUB con Gioia Gottini, che mi dà ogni giorno ispirazioni nuove (e che nelle sue materie ha anche il self-care!); mi sono regalata un pomeriggio in una SPA, compreso di maschera all’argilla e tè verde; ho messo semi di progetti che germoglieranno rigogliosi.
Eppure, a volte mi chiedo: ma non starò pensando troppo a me stessa? Non sarà sbagliato? E’ un pensiero che cerco di combattere, perchè so che il prendersi cura di se stesse è una vera rivoluzione. Lo spiega benissimo Alexis in uno dei suoi post: Self care revolution.
Prima di tutto perchè porta ad un auto-cura, e quindi ad una guarigione; è rivoluzionario perchè ti fa dire al mondo che sei importante, che sei bellissima, che sei preziosa. La cura di sè ci fa riflettere sulla fragilità, su chi ha bisogno di essere curato ed accolto: chi non possiede niente, chi è malato, chi è strano, chi è inclassificabile. Portare l’attenzione sulla cura ti fa compiere un atto di amore, ed è l’amore il seme della rivoluzione interiore – è la luce che ti permette di seguire i passi giusti per te stessa.
La cura di te stessa non avviene come un atto isolato: siamo tutti interconessi, siamo persone che si relazionano:  se ti prendi cura di te, allora puoi prenderti cura anche degli altri.
La pianta che risuona di più con questo concetto è per me la Piantaggine: nel mazzo delle Plant Card Ally, disegnato da Lisa MacLoughlin e che vedi in foto, ha come significato repair, riparare.
La Piantaggine si confonde con l’erba, ma ha foglie accoglienti e grandi; ricca di mucillagini, serve per rigenerare la pelle in caso di escoriazioni, piccole ferite, arrossamenti. Ti insegna la forza che c’è nello stare, nel prendersi cura di quello che hai vicinissimo a te.
Ti sei chiesta come puoi prenderti cura di te stessa oggi? Ogni giorno puoi riservarti un momento tutto per te: io bevo tisane, mangio verdure crude, cammino nel bosco con i miei cani (anche sotto la pioggia), leggo quello che mi piace e durante la settimana cerco di riservare qualche momento per fare due chiacchiere con le mie amiche. Puoi pensare anche tu a come fare per coccolarti – in un giorno, durante la settimana, durante il mese e durante l’anno. Poi vieni a raccontarmelo nei commenti!
Intanto, ecco qualcosa che ho pensato per te: è la #tisanadelmese di Marzo. Puoi preparartela la sera, prima di dormire, prendendoti un tempo tutto tuo.
Tisana di Marzo
30 grammi di Melissa foglie
30 grammi di Ortica foglie
30 grammi di Rovo foglie
20 grammi di Camomilla fiori
10 grammi di Primula fiori
Metti un cucchiaio di tisana in 250 ml di acqua, e lascia in infusione coperta per 15 minuti. Bevine fino a tre tazze al giorno: ha azione depurativa, diuretica, rilassante, digestiva.
Ho pensato anche ad un altro regalo: fino al 2 Marzo puoi iscriverti al mio corso online gratuito CINQUESENSI+UNO; trovi tutto qui, anche il modulo di iscrizione. Per sei giorni ti accompagno, insieme ad altre donne selvatiche, attraverso il mondo vegetale utilizzando tutti i sensi. Ti aspetto!

 

 

TEA FOR TWO: INTERVISTA A FABIANA POZZI

 

La collaborazione con Fabiana è stata talmente intensa che ha fatto nascere un’amicizia, e non potevo non fartela conoscere. In questa intervista ti racconta di lei: la sua esperienza di Counselor ha portato nel nostro corso Ritrova il tuo Spazio leggerezza, semplicità ed efficacia. Grazie!
  1. Chi sei? Parlaci un po’ di te

    Mi chiamo Fabiana e credo che il sorriso sia in assoluto il mio principale tratto distintivo. Da sempre amo prendere la Vita con molta positività e di sorridere a ciò che caratterizza le mie giornate. Quando mi racconto dico sempre che il 50% del mio dna l’ho ereditato da una delle mie nonne (quella materna) che in termini di positività ed ottimismo era una forza della natura e che mi ha sempre incoraggiata a vivere la Vita con gioia e piacere. L’altro 50% è mio ed è il risultato di una scelta ben precisa: quella di fare della mia Vita un capolavoro, sempre, giorno dopo giorno a partire dal qui e ora in cui mi trovo.
Sono nata nella verde e lussereggiante Brianza e qui vivo tuttora, anche se ho cambiato negli anni qualche paese.
Di questa parte di mondo amo la natura e la tranquillità anche se, adorando viaggiare, non mi dispiacerebbe poter mettere sotto la mia casa le ruote ed iniziare a girare alla scoperta del mondo. Vivo con mio marito e le mie due splendide gatte (due sorelline).
  1. Che professione svolgi?

Sono una counselor-floriterapeuta e mi occupo di crescita e benessere al femminile. Mi definisco una Creatrice di Leggerezza; la mia missione è quella di aiutare le donne a riconnettersi con ciò che le rende uniche, a riconoscere il proprio valore, a scoprire, creare e ritrovare il proprio benessere personale a 360°, agevolandole nella trasformazione di qualsiasi difficoltà che impedisce loro di esprimersi al meglio ogni giorno. Opero secondo un approccio olistico perché ritengo che sia importante prendersi cura di tutte le nostre dimensioni (corpo, mente e spirito) e lo faccio attraverso il Counseling, i Fiori di Bach e il Flower Massage.
  1. Che consiglio ti senti di dare ad una donna in cambiamento?

Proprio qualche giorno fa mio marito mi ha trasmesso un suo pensiero che ho trovato illuminante. Finalmente, dopo aver manifestato per molto tempo tantissima resistenza al cambiamento, è giunto a comprendere cosa gli creava così tanto attrito. Non amava quella parola perché gli dava l’idea di dover per forza abbandonare qualcosa per poter abbracciare qualcosa di nuovo. Quando ha sentito che al posto di cambiamento poteva mettere ‘trasformazione’, tutto è cambiato.
Ho fatto questa premessa proprio perché il consiglio che mi sento di dare ad ogni donna che si trova in una fase di cambiamento è prima di tutto di non lasciarsi condizionare dalla parola che solitamente spaventa e allontana. Piuttosto di iniziare a sentire cosa per lei significa ‘cambiare’ e di procedere in quella direzione, ascoltando il suo intuito e scegliendo lo strumento di supporto che sente essere più in sintonia.

Fabiana – creatrice di leggerezza

  1. Che messaggio trasmetti attraverso la tua attività?

Che è possibile vivere una Vita di qualità attraverso la conoscenza di se stesse e dei propri bisogni.
Attraverso i percorsi di Counseling, di Fiori di Bach e il Flower Massage aiuto la donna ad ascoltarsi con amore e a prendere coscienza del fatto che dentro di sé è già presente tutto quello che serve per fiorire al meglio.
Quando lavoro con le mie clienti riporto sempre questo esempio. Prendiamo 10 semi della stessa pianta e posizioniamoli in luoghi diversi, in un terreno diverso, dandogli una diversa quantità di acqua e con una differente esposizione al sole. Nasceranno 10 piante diverse pur essendo il seme lo stesso e conservando in sé comunque tutte le risorse a dispetto di quello che poi è stato. Ecco questo è quello che accade con ognuna di noi; cresciamo in contesti, in famiglie, con culture diverse e abbiamo sempre in noi quel seme.
  1. Come è nata la relazione tra te e Cecilia?

Ci siamo conosciute per la prima volta nei Mercoledì della Mansardina, un gruppo Facebook ideato da Gioia Gottini per lo sviluppo delle libere professioniste. Amo seguire donne che come me fanno della loro passione la loro attività e così mi sono iscritta alla sua Newsletter. E poiché ritengo che dalla collaborazione possano nascere meravigliose sinergie e integrazioni, un giorno l’ho contatta per vedere se era disponibile a collaborare. Abbiamo realizzato insieme RITROVA IL TUO SPAZIO ed è nata una splendida amicizia personale e professionale. E poiché sono buddista dico anche che secondo me in un’altra Vita eravamo sorelle 🙂
  1. Come hai conosciuto i Fiori di Bach?

Ho conosciuto per la primissima volta i Fiori di Bach 15 anni fa attraverso la mia ginecologa (era avanti) che me ne parlò in risposta ad una cistite che sembrava non volesse abbandonarmi. Mi disse che dietro ogni segnale fisico c’è un messaggio e mi aprì un mondo. Da quel giorno quel mondo è diventato il mio mondo.
Ho scelto di iniziare a lavorare con una floriterapeuta per affrontare la morte del mio cane che proprio non riuscivo a mandar giù e che mi lacerava. Non so come avrei fatto senza di loro; mi hanno aiutato a ritrovare la speranza portandomi a vedere quanto accaduto da una prospettiva per me buona. Ho continuato per diversi anni questo percorso, affrontando problematiche di carattere molto diverso. L’ultimo beneficio ottenuto è stato superare l’allergia ai gatti. Ora animano la nostra casa due micie adorabili e senza le quali non vedrei più la mia Vita.
  1. Hai un tuo spazio personale? Me lo racconti?

Si! Come è anche indicato nel corso ‘Ritrova il Tuo Spazio’, il mio Spazio Personale Sacro è una stanza all’interno di casa mia in cui ho colorato le pareti di giallo, un giallo molto vivo, acceso, intenso, che mi dà l’idea della luce anche quando fuori le giornate sono nuvolose. Qui c’è tutto quello che fa parte del mio quotidiano: libri, quaderni colorati, pennarelli, pastelli, fogli grandi e piccoli, una scrivania in legno chiaro, fotografie dei miei viaggi e delle persone che amo appese alle pareti, incensi, candele, Fiori di Bach, carte intuitive per quando necessito di risposte e per lavorare con le mie clienti. Insomma, se mi chiudessi in questa stanza per una settimana avrei tutto l’occorrente per stare bene (naturalmente chiedendo a mio marito di portarmi, ogni tanto, del cibo 🙂 ).
  1. Qual è il Fiore nel quale ti riconosci maggiormente, e perché?

Il Fiore di Bach che in assoluto preferisco ed in cui mi riconosco molto proprio per l’ottimismo che mi contraddistingue è Gentian, il Fiore della Genzianella che aiuta chi lo prende ad avere fede in sé, in quello che prova e in quello che succede nella sua vita. Non a caso la frase che tendo ad abbinare a questo Fiore è “sono sicura e faccio di ogni situazione la migliore”. E l’immagine che ho quando uso questo rimedio è quella di ‘alleggerire e colorare’. E’ ciò che fa Gentian.
Puoi trovarla sul suo sito, oppure scriverle alla sua mail. E se vuoi approfondire la tematica dedicata allo spazio personale, dai un’occhiata al nostro corso!

RIPRENDITI IL TUO SPAZIO: TRE PIANTE TI INSEGNANO COME

Ho sempre avuto molti problemi a dire di no. Molto spesso nella mia vita ho messo al primo posto le cose da fare: per gli altri, soprattutto. A me piace rendermi utile – è una cosa che mi nutre e che mi stimola. Ma, a volte, mi capita di arrivare a sera e di rendermi conto che non ho fatto quasi niente per me stessa, a parte pranzare velocemente, oppure fare una mini passeggiata con le mie due cagnoline. E intanto accumulo libri da leggere sul comodino, progetti creativi nei cassetti, promesse di relax e coccole rimandate all’infinito.
Negli ultimi tempi, invece, ho scoperto il potere magico del tempo dedicato a se stessi: trovare il tempo per leggere, per camminare osservando tutto quello che incontri, per prepararsi una tazza di tè e berla lentamente – tutto questo è una risorsa fondamentale, dalla quale attingere per stare bene, per godere della solitudine necessaria a ricaricarsi e rigenerarsi.
Rimango una persona socievole, che ama stare con gli altri: ma sto imparando a darmi il giusto spazio, per poter crescere rigogliosa.
Voglio farti conoscere il messaggio di tre piantine, che ho scelto per raccontare tre diversi modi per prendersi il proprio spazio: Menta, Camomilla ed Erica.
La Menta è usata tradizionalmente per aiutare la digestione, ma anche per la concentrazione. Fresca, profumata, inconfondibile: lei sa prendersi il suo spazio grazie alla lucidità del suo messaggio. Ti può capitare di sentirti sommersa dalle tante informazioni, notizie e stimoli che provengono dai social e dalla rete: quante volte ti sei trovata a perdere tempo vagando senza meta sulle pagine Facebook oppure su Pinterest? Tutto quel tempo può essere utilizzato in maniera migliore per te stessa.
PICCOLA MAGIA: quando lavori al PC, diffondi nell’aria Olio Essenziale di Menta Piperita: ti aiuterà a mantenere il focus e la concentrazione, facendoti risparmiare tempo prezioso. E poi il suo profumo è buonissimo, e rinfresca i pensieri.
La Camomilla è uno dei simboli della pace e della tranquillità: chi non si è mai preparato una camomilla prima di dormire, per propiziare sonni sereni? Per me questa semplice piantina è un concentrato di ricordi: quando, da piccola, restavo a dormire a casa dei nonni non mancava mai la tazza di Camomilla con il miele, prima di dormire. Camomilla ti aiuta a ritrovare il tuo centro, durante la frenesia di certe giornate. Inoltre, la sua azione è  rigenerante e rivitalizzante: ti insegna che prenderti cura di te stessa, concedendoti pause salutari, è una grande risorsa.
PICCOLA MAGIA: Prima di dormire preparati una tazza di infuso profumato di Camomilla. Prenditi dieci minuti tutti per te. Possibilmente con il tuo pigiama preferito, le pantofole e una goccia di Olio Essenziale di Lavanda sulla tempie, per sogni in technicolor.
Il miele di Erica è delizioso: e la pianta è considerata un portafortuna, come il quadrifoglio. L’Erica simboleggia la gioia ed il piacere di stare insieme: anche questa è una cosa da non sottovalutare, perchè il tuo spazio personale può essere aperto anche agli altri, in alcuni momenti. L’Erica ti ricorda di prenderti cura delle persone che sono vicine a te: i tuoi vicini di casa, le persone che incontri ogni giorno. Non sto parlando dei tuoi amici, o delle persone che ami frequentare; mi riferisco invece ai colleghi di lavoro, alla signora che abita sotto di te, al fornaio da cui passi ogni giorno…Prenditi cura della tua comunità, grande o piccola che sia. Coltivare i rapporti con le persone che vivono vicine a te è fonte di sostegno e di aiuto reciproco, ed è come prendersi cura di un giardino che via via diventa sempre più fiorito.
PICCOLA MAGIA: regala una piantina di Erica ad un vicino di casa gentile, oppure ad una tua collega. Vi porterà fortuna!

Che ne dici? Tu riesci a prenderti il tuo spazio? Vieni a raccontarmelo nei commenti!

E se vuoi approfondire l’argomento e celebrare l’importanza del tuo Spazio Personale, è uscito il mio workbook RITROVA IL TUO SPAZIO: 80 pagine di esercizi, meditazioni, fiori da colorare e tanto altro: puoi leggere l’anteprima e tutte le informazioni cliccando qui: RITROVA IL TUO SPAZIO WORKBOOK

 

DAI SEMI FINO AI FIORI DI BACH

Tra pochi giorni mi arriverà il numero di iscrizione al Registro Pratictioner della Bach Foundation: mentre fantastico sulle mille possibilità che mi apre questo traguardo (e ho già pensato ad un kit di benvenuto lussureggiante per tutti quelli che faranno con me una consulenza sui Fiori di Bach), rifletto su come tutto è cominciato.

E’ Febbraio, il mese dell’amore: e a ben pensarci la mia storia d’amore più lunga, e che continua come un filo rosso da quando sono bambina, è quella con le piante. L’altra sera riguardavo vecchie puntate di Anna dai capelli Rossi, ed in una di queste Anna sente la natura che la chiama, da fuori della porta: è una voce, un’entità vera e propria. Anche io non vedevo l’ora di essere in montagna (dove adesso vivo) per poter correre fuori, andare nel posto delle fate dove con la mia amica prendevamo il tè usando gusci di ghianda e foglie di castagno.

Questo amore mi ha portata, come tutti i grandi amori, a fare scelte che hanno cambiato la mia vita: mi sono iscritta alla facoltà di Tecniche Erboristiche, mentre lavoravo in teatro e facevo l’attrice; ho lasciato Bologna, la città dove ho vissuto dieci anni meravigliosi, per tornare a vivere in un piccolo paesino di montagna; ho fatto crescere un orto passando le domeniche pomeriggio a seminare, togliere le erbacce, imparare a sfemminellare i pomodori…

La tappa più recente di questo viaggio mi ha portata faccia a faccia con i fiori. Sono la parte più attraente della pianta, si sa: colorati, profumati, dalle mille forme, piccoli mandala perfetti. Eppure io ho sempre preferito le foglie, le radici, le parti della pianta ricche di principi attivi: i fiori e i petali li usavo solo per abbellire le mie tisane o per colorarle.

Il primo Fiore di Bach che mi ha rapita è stato Chicory(Chicorium intybus); il fiore blu violetto della Cicoria. Ne cresce moltissima, nella strada che da qui porta in città – a Giugno la guardo spuntare, tesa verso il cielo, del quale sembra riprendere i colori. Con il fiore così armonico, su uno stelo rigido, cerca sempre il sole. E’ anch’essa un concentrato di amore, un riassunto di cielo, terra e luce. 

La prima boccetta di Fiori di Bach me la fece una naturopata: io ero abbastanza scettica, perchè all’Università ci avevano detto e ridetto che i Fiori di Bach non hanno nessun principio attivo: eppure, quella magica boccetta trasformò quel periodo difficile – ritrovai un equilibrio e decisi dove dirigere la mia nave. Da quella volta, ho studiato, approfondito, ricercato i Fiori; finchè, nel momento di una perdita davvero difficile, ho trovato in loro un grandissimo aiuto. Piano piano sono tornata alla vita, ho  ritrovato il mio centro; sono sicura che i Fiori abbiano svolto una grande parte di questo lavoro.

Una mattina uscii in giardino, ed era stracolmo di Star of Bethlem (Orinthogalum umbellatum) in fiore. Le loro corolle bianche, perfette, come milioni di piccole stelle che mi sussurravano: abbi fede, continua a camminare, non arrenderti.

Fino ad arrivare ad oggi: tra poco sarà anche online la mia consulenza dedicata ai Fiori di Bach, e ancora prima uscirà un workbook che sto realizzando con Fabiana Pozzi – i Fiori hanno fatto un’altra magia, quella di farmi lavorare con una donna carica di energia – hai presente quando ti sembra di conoscere una persona da sempre? Ecco. Il nostro workbook ti aiuterà a riprenderti il tuo spazio, anche attraverso l’uso dei Fiori di Bach.

Qual è la tua storia d’amore più lunga? Raccontamela nei commenti!
E se vuoi una consulenza con me, via Skype o in studio, qui trovi tutte le informazioni!

BLA BLA BLA: COME PARLARE CON LE PIANTE E NON SENTIRTI PAZZA

 

Se ti capitasse di passare per i boschi che sono vicino a casa mia, potresti incontrarmi, seduta di fronte ad una Bardana, oppure con la schiena appoggiata ad una Quercia, o ancora, china sui piccoli fiori di Violetta che spuntano solo nei luoghi segreti (se mi incontrassi con le Violette, avresti davvero fortuna). Quando cerco di spiegare che, oltre a raccoglierle per le mie tisane ed i miei oli, io con loro ci parlo, le persone spesso fanno quel sorrisino imbarazzato che significa “Ok, la Ceci è proprio diventata pazza” misto a:”Ok, ci sono cose che voi umani…”

A volte, invece, capita di raccontare tutto questo a chi capisce davvero che cosa voglio dire: a chi, come te, vorrebbe entrare in contatto profondo con il mondo vegetale, perchè comprende che le piante comunicano, ci parlano, si muovono e, come diceva il mio professore di botanica all’Università, camminano molto più di quanto tu possa vedere.

Come puoi, quindi, parlare con le piante che vivono vicine a te, senza sentirti pazza? Ecco qualche consiglio:

  1. Osserva bene le piante che crescono vicino a casa tua.

    Lo so, vivi in città ed intorno a te ci sono solo strade, vicoli e cemento. Ma se guardi bene, troverai delle piante vagabonde. Quando vivevo a Bologna mi stupivo sempre del fatto che, in mezzo ai viali di  circonvallazione, crescessero fiori colorati e sani!

  2. Una volta che hai individuato le piante che vivono vicine a te, fai una piccola ricerca su di loro. 

    Chi sono? Come si chiamano? Qual è la loro storia, e quali sono le proprietà fitoterapiche? Prendi un bel quaderno, e inizia a tenere nota delle informazioni che trovi su di loro.

  3. Raccogli un esemplare della pianta, e disegnalo.

    Se non sai disegnare, non importa: lasciati ispirare dai colori, dalla forma e dalla suggestione che ti dà la pianta, e riporta tutto sul tuo album o sul tuo quaderno. Immergiti nei suoi colori, nel pattern delle foglie, nel profumo, nella consistenza.

  4. Cercala in un luogo tranquillo: in campagna, in un parco cittadino, nel tuo posto segreto.

    Adesso, siediti vicina a lei, chiudi gli occhi e resta in ascolto. Cerca di immedesimarti nella pianta: che cosa vedi, dalla sua posizione? Quali sono i rumori che senti? E le sensazioni?

           Resta in silenzio, in attesa. Respira profondamente. E accogli il messaggio della pianta.

           Ringraziala, e riporta la tua esperienza sul tuo quaderno. E poi vieni a raccontarmela qua, nei commenti!