TAROCCHI E SOGNI

I Tarocchi possono essere strumenti utili per interpretare i tuoi sogni. Trovo che Tarocchi e sogni si parlino molto facilmente, forse perchè usano lo stesso linguaggio: i sogni ci parlano per immagini, così come le carte di Tarocchi, che sono un alfabeto immaginativo.

Immagini, immaginazione, mondo onirico, sono gli ingredienti principali del mazzo che, in assoluto, reputo il migliore per il lavoro sul sogno – in inglese, dreamwork – sono quelli di Nicoletta Ceccoli, della quale sicuramente conoscerai le illustrazioni. Il mazzo ha quei temi rarefatti, poetici, molto simbolici adatti per evocare le sensazione legate ai sogni.

Come puoi usare il tuo mazzo di Tarocchi per aiutarti a leggere meglio i significati ed i simboli dei tuoi sogni?

Nicoletta Ceccoli Tarot, La Luna

dream journal

Puoi iniziare a tenere un diario dei sogni, o dream journal, e puoi scrivere sopra quello che ricordi dei tuoi sogni, al mattino, usando le Carte. Prima scrivi liberamente quello che ricordi del sogno, poi rispondi a queste domande:

  1. che cosa vedi?
  2. è un sogno ricorrente?
  3. qual è il significato simbolico che attribuisci a questo sogno?
  4. come ti senti al risveglio? qual è la sensazione principale?

Prima rispondi scrivendo liberamente, poi scegli dalle carte del tuo mazzo di Tarocchi quelle figure che ti sembra rispondano meglio alle domande. Cerca poi nel significato dell carta se ci sono attinenze con il tuo sogno, se ampliano il suo significato, se svelano altri piani di interpretazione.

analisi del sogno

Per questo esercizio ti suggerisco di usare sia le carte coperte che le carte scoperte: nel primo caso le sceglierai casualmente, estraendole a faccia in giù – nell’altro caso, sceglierai consapevolmente le immagini da ssociare alle risposte.

Le domande a cui rispondere sono:

  1. chi?
  2. dove sono?
  3. chi/cosa incontro?
  4. significato che tu attribuisci
  5. + in ambedue i casi una carta COPERTA, che ti svela qualcosa di nascosto, che non sai, qualcosa che non vedi
Nicoletta Ceccoli Tarot, Due di Bastoni

meditazione per evocare i sogni

Prima di dormire puoi meditare sulle seguenti carte, osservandole bene e magari lasciando libera la mente di immaginare, visualizzare, lasciarsi evocare significati.

Metti sul tuo altare oppure sul tuo comodino:

La Sacerdotessa, la Luna e l’Eremita per evocare sogni profetici. La Sacerdotessa è legata alla capacità di ricevere, la Luna è l’aspetto nascosto, non visibile, che si cela nel significato nascosto del sogno, l’Eremita è colui o colei che fa luce, seguendo il suo cammino interiore.

Per evocare un bel sogno, estrai l’Asso di Coppe, La Luna, La Stella. Con l’Asso di Coppe contatti le tue emozioni e ti immergi nel mondo onirico, con la Stella chiami a te protezione, buona fortna, contatto con ciò che splende. La Luna resta la carta centrale, collegata al sogno.

Questi sono alcuni dei modi che preferisco per lavorare sul sogno: ti ricordo che ogni settimana estraggo una carta per ispirare i giorni che verranno + una diretta su Instagram nella quale approfondisco il significato della carta. Ti aspetto nel mio feed: @alchimistacontemporanea

COME USARE LE ERBE DI MEZZA ESTATE ANCHE SE NON SEI TITANIA

Chi è Titania? Ma è la Regina delle Fate, narrata superbamente da Shaespeare nel suo Sogno di una notte di mezza estate. Titania vive tra fiori e piante, è uno degli spiriti del bosco, e anche la storia del buon vecchio William a molt a che vedere con erbe e sortilegi.

La notte di mezza estate è proprio stasera: è il solstizio di Estate, entriamo a pieno titolo nella stagione dei frutti, del sole, delle lucciole e delle stelle cadenti. Dal 21 Giugno al 24 Giugno si raccolgono erbe speciali, che hanno il loro tempo balsamico proprio in questo periodo (il tempo balsamico di una pianta è il momento in cui le sue sostanze attive sono concentrate al massimo).  Ma quali sono, tradizionalmente, queste erbe? E come faccio ad utilizzarle nella vita di ogni giorno?

Vediamole insieme!

La prima e la più famosa è sicuramente l’Iperico, o erba di San Giovanni: contiene nel suo nome popolare il legame con questo periodo dell’anno. L’Iperico lo vedi nella foto in alto: è color del sole, e se lo strofini tra le dita te le macchia di rosso. E’ tradizionalmente una pianta contro la negatività, contro i diavoli, una pianta di protezione.

  • Come puoi usarlo: raccoglilo, fallo essiccare e poi brucialo come incenso per allontanare la negatività da casa tua. Se non sai dove trovarlo, ricorda che puoi acquistare i miei smudge stick!

Un’altra pianta legata a questa notte speciale è l’Aglio: pianta potente, sulfurea, legata al segno dell’Ariete, è un piccolo guerriero naturale. E’ antibatterico, antimicrobico, antifungino, e secondo la tradizione porta abbondanza e prosperità.

  • Come puoi usarlo: segui il detto romagnolo “Chi ‘n compra i ai dè San Zvan è puvratt tott l’an”: chi non compra gli agli il giorno di San Giovanni è povero per tutto l’anno – in questi giorni compra una bella treccia di agli e appendila nella tua cucina!

Sempre legata a questo periodo c’è Artemisia: una pianta lunare, il cui nome deriva da Artemide. E’ detta anche madre di tutte le erbe, e grazie al suo legame con la Dea favorisce i parti, regola il ciclo, impedisce le false gravidanze e caccia la negatività, neutralizzando il malocchio. Protegge nei viaggi.

  • Cosa puoi fare: porta nella tua auto un sacchettino con questa pianta essiccata, e appendilo da qualche parte. Ti proteggerà quando sei in viaggio.

Quest’anno il giorno di San Giovanni coincide con la Luna Nuova in Cancro: è favorito tutto ciò che è intuizione, che rimanda al mondo interiore, del sogno. Come il Cancro vive sul limitare tra terra e mare, anche la Luna Nuova nel suo segno predispone ad un viaggio interiore, ad ascoltare i messaggi intuitivi e magici.

dal mazzo Alchemical Tarot

La carta dei Tarocchi associata a questo segno è per me la Sacerdotessa: colei che vive a contatto con la sua intuizione, che segue la luna ed i suoi cicli, che riflette prima di agire. Come il Cancro, che vive tra due mondi, la Sacerdotessa porta alla luce ciò che è sommerso, resta in contatto con tutto quello che è dentro. Ascolta, lascia fluire, è un’onda del mare, un ruscello che scorre di notte, sotto le stelle.

  • puoi portare l’energia della Sacerdotessa nella tua vita restando in ascolto dei tuoi sogni, e appuntandoli al mattino non appena ti svegli. Tornerai poi a rileggerli, per avere risposte, intuizioni, piccole illuminazioni.
Ho pensato, per questa Luna Nuova, ad una stesa dedicata all’energia di questa fase lunare: puoi acquistarla qui.

Ti aspetto nei commenti per scambiarmi con te idee ed utilizzi sulle erbe di mezza estate!

LUNARIA ANNUA: L’ELEGANZA DELLA LUNA

La Lunaria è quella pianta che adesso porta fiera i suoi fiorellini color indaco:

a breve si trasformeranno in frutti, le silique che sembrano monete o piccole lune piene. Questa pianta viene chiamata Erba Luna, Lunaria, Monete del Papa; ho scoperto adesso che in inglese viene chiama Honesty, onestà.

Te ne parlo perchè voglio farti conoscere più da vicino alcune piante spontanee, come se fossero piccole celebrità: secondo me le piante possono ispirarci, così come farebbe un personaggio di un libro, un’artista, una fiaba. Voglio presentartela attraverso le sue proprietà, i suoi usi legati al sapere popolare, la sua corrispondenza sottile con i pianeti, il suo messaggio nascosto.

E’ una pianta che appartiene alla famiglia dei cavoli: lo avresti mai detto? Eppure è così; fa parte della famiglia delle Crucifere, o Brassicaceae, così come la senape, il cavolo verza…Infatti si mangia! Ed è davvero molto buona. puoi raccogliere le cime della pianta prima che fiorisca, e scottarle in padella come faresti con le cime di rapa. I fiori, dal colore violetto, sono commestibili e puoi utilizzarli per decorare le tue insalate (raccogli sempre in luoghi non inquinati, mi raccomando!).

Lunaria cresce spontanea, e colora di indaco-violetto i cigli delle strade – il suo colore si fonde con quello del tramonto, e rivela la sua connessione profonda con la Luna, l’intuizione, la capacità di essere ciò che si è, anche se lunatica.

Il nome glielo ha donato la Luna;

forse per la forma dei suoi frutti, che sembrano piccole lune piene, quando si sfogliano e perdono i semi. Sono molto utilizzati per creare bouquet raffinati – vengono anche chiamate Medaglie del Papa, o Monete del papa. C’è quindi un rimando alla ricchezza, che la pianta porta nella sua stessa essenza. I suoi frutti sono dischi argentati, che cambiano colore sotto la luce lunare, riflettendola nel sottobosco.

Come può darti ispirazione? Intanto, parti dal suo colore e scegli un accessorio che lo rifletta. Verde e violetto, oppure argento e bianco; questi sono i colori della pianta. Io vedo in lei quello che raccontano i libri che parlano del linguaggio dei fiori; onestà, capacità di essere coerente con ciò che si è – Lunaria brilla di luce propria, perchè conosce profondamente la sua anima, sa quello che vuole, ti insegna a tornare a casa.

Le sue monete mi ricordano le fiabe; Pinocchio seppellì delle monete d’oro, perchè dovevano dare frutti preziosi, Lunaria fa proprio questo. Se seppellisci le sue monete, ti dona piante eleganti, protese verso il cielo,  dal colore intenso e vibrante.

E’ ricca di vitamina C, ha buone proprietà diuretiche, ed è una pianta spontanea decisamente da rivalutare. E poi, pensa: se la incontri alla fine dell’estate puoi raccogliere una Luna e tenertela in tasca. Non è una vera e propria magia?

Vieni a raccontarmi nei commenti la tua esperienza con la Lunaria:

e se vuoi saperne di più su Erbe&Intuizione, non perderti la nuova edizione del corso, che sarà online alla fine di Aprile! Qui trovi tutte le informazioni.

 

 

 

LA LUNA A PORTATA DI MANO

Oggi ospito sul blog la poetessa, scrittrice, tarot’s reader e amica Francesca Matteoni: ha scritto un pezzo sulla Luna e sulla sua magia. Buona lettura!

La luna a portata di mano

di Francesca Matteoni
La luna è mia madre.
Sylvia Plath
Cosa significa lasciarsi incantare dalla luna, dalla sua luce bianca, solitaria? Cosa fa volgere lo sguardo dei sognatori al satellite misterioso che è falce, sorriso, ferita, frutto pieno, strana faccia?
Nei tarocchi La Luna è il diciottesimo Arcano Maggiore, carta della magia per eccellenza, di un segreto che ci affascina, ci parla, senza che mai davvero possiamo comprenderlo appieno.  La luna inganna, delude, conduce in un viaggio per mare, tra i mostri e le meraviglie abissali dell’inconscio, illumina brevemente i sogni notturni, indica una verità lenta, intima, da accogliere intuitivamente. Per lavorare con la Luna quindi occorre abbandonare il linguaggio comune, scoprirne un altro familiare eppure più libero, bizzarro, una lingua onirica.
Come in una fiaba, le rivelazioni più impreviste avvengono sotto il raggio lunare. Materna e distante insieme la Luna ci raggiunge, modifica la nostra prospettiva, porta il dentro fuori. Proprio come fanno le maree, guidate dalla luna, quando si ritirano e lasciano sulla spiaggia i tesori delle acque. Frammenti, conchiglie, sassolini di vetro, alghe, minuscoli mondi perduti.  Per entrare in contatto con lei, possiamo prima di tutto trasformarla in un amuleto, usando oggetti che entrano facilmente in tasca e che le assomigliano: una vecchia moneta argentata, uno specchietto rotondo, una pietra di luna, un sasso bianco. Cercare poesie, canzoni, storie che abbiano la luna per protagonista, trascriverne i versi sul diario. Ritagliare, raccogliere, colorare, fare collage in un quaderno lunare (moonboard). Trovare animali che le tradizioni connettono alla luna, come la lepre nel mondo celtico, ma anche i rapaci notturni o il gatto di una bellissima poesia di William Butler Yeats, Minnaloushe, i cui occhi-mezzelune contengono la stessa saggezza arcana del satellite.
Possiamo aiutarci con il calendario lunare: sia la tradizione celtica che quella amerinda rinominano le lune in base agli alberi, gli animali, i cicli stagionali. A dicembre, per il calendario celtico, abbiamo una Luna-Sambuco, che protegge i sogni veritieri e fa brillare le memorie e i ricordi. Per i nativi americani gennaio è la Luna del Lupo, febbraio quella della Neve e così via. Attraverso la luna quindi possiamo riarmonizzarci con gli abitanti della natura, con la nostra dimensione naturale, anche se viviamo nelle città, in mezzo alla fretta, ai doveri, alle distrazioni del paesaggio urbano. Anche lì la luna appare, uscendo fra i tetti come una fata, dalle antenne come una foglia immensa.

illustrazione di Wendy Andrew
Uno degli appuntamenti del laboratorio Sogni e Ombre, che condurremo io e Cecilia a partire da gennaio, sarà proprio dedicato alla Luna, ai miti e ai racconti, ma anche al nostro gusto e intuito con cui decoreremo i quaderni personali, armate di forbici, pennarelli, matite e riviste di ogni tipo.
La sera scende presto nell’inverno, la luna si accomoda fra le stelle… e quando si annera prima di un nuovo ciclo possiamo sempre ritrovarla sepolta nelle nostre fantasie. Buona ricerca!