IL BLOG SI TRASFERISCE

Trasferisco il mio blog su Substack!

Potrai continuare a leggere di : pedagogia e teatro, fiabe e tradizione orale, tarocchi, letture e film ispiranti con una predilezione per storie di fantasmi, horror, universi inquieti. Se dovessi riassumere con una sola parola, ti direi che qui parleremo di storie, e di come raccontarle possa migliorare la nostra vita.

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I TAROCCHI COME STRUMENTO PER IL SELF-CARE

self-care+©cecilialattari

Non credi che i Tarocchi possano essere uno strumento per il self-care, vero?

Capisco, In Italia siamo ancora molto fermi alla convinzione che i Tarocchi sono strumenti polverosi, da usare per predire il futuro, per capre quali sfighe avrai e per lanciare misteriose, antiche maledizioni.

Niente di tutto questo, of course.

I Tarocchi, fondamentalmente, servono per prendersi cura di se stesse.

Ti racconto qualcosa che mi è successo: quando studiavo (e studio tuttora! Non si finisce mai di imparare) i Tarocchi, all’inizio della mia pratica, cercavo di infilarmi in testa nozioni, simboli, numeri e significati. Non capivo assolutamente come i Tarocchi potessero relazionarsi alla vita di tutti i giorni. Vedere due figure, una con una bilancia piena di oro e una che chiede l’elemosina, in ginocchio, beh, non mi faceva pensare molto alla mia situazione, per dire.

Poi ho cominciato ad osservare meglio i Tarocchi, dimenticandomi di tutto quello che avevo studiato. Mi sono accorta che la Regina di Bastoni assomiglia molto ad una mia amica, per esempio. E mi sono chiesta: che cosa mi piace di lei? Che cosa mi ispira? Avevo tutte le risposte in me, le sapevo. E le ho combinate con quello che, in astratto, avevo studiato sulla carta. E ho capito qualcosa in più di me.

I Tarocchi servono per il self-care prima di tutto perché ti aiutano a capire sempre qualcosa in più su te stessa.

Non sul tuo compagno o sulla tua compagna, non sul tuo futuro, non su ma a lui/lei piacerò? Oppure no?- ma qualcosa su di te. Quali sono le tue risorse? Quali sono i tuoi punti di forza? Che cosa è meglio fare adesso? Come puoi agire?

Prendersi cura di noi stesse e della nostra interiorità è un lusso al quale dobbiamo, assolutamente, votarci. I Tarocchi sono uno strumento davvero utile per sentirsi splendenti!

Come puoi usare il tuo mazzo di Tarocchi per stare bene e per prenderti cura di te stessa?
  • Una carta al giorno: non smetterò mai di ripeterlo – estrarre una carta al giorno è un modo magico per iniziare la giornata. Inserisci questa pratica nella tua routine mattiniera: insieme al diario della Gratitudine (ne tieni uno, vero?) puoi estrarre la tua Carta del Giorno, e seguire i suoi consigli, i suggerimenti e le ispirazioni per la tua giornata. Iniziare con l’intuito è sempre buona cosa!
  • Scegli la tua Musa: quale carta ti piace di più, in questo momento? Dove ti rifletti? Cosa vorresti ottenere? Scegli la tua carta, a carte scoperte, e osservala bene. Scrivi sul tuo quaderno tutto quello che ti ispira la carta, e come potresti fare per diventare così.
  • Fai una stesa per vederci più chiaro: puoi usare tre carte e disporle così – 

 

1.Che cosa penso che stia accadendo? Questa carta ti dice quello che stai vivendo a livello interiore rispetto alla situazione.

2. Cosa sta accadendo davvero? La realtà dei fatti.

3.Cosa posso fare, adesso? Questa carta ti suggerisce un’azione da compiere

Questi sono alcuni esempi ai quali puoi ispirarti per il tuo self-care con i Tarocchi. Prendersi cura di se stesse è una pratica che nutre sia la nostra parte fisica, che quella emotiva e spirituale. I Tarocchi possono aiutarti moltissimo per farti stare, davvero, bene. Usali!

Vuoi approfondire le chiacchiere sui Tarocchi? Recupera la mia ultima puntata di Tea&Tarot qui!

 

SELF-CARE, QUESTO SCONOSCIUTO

selfcare+©cecilialattari

Dimmi la verità, qual è l’ultima volta che hai fatto una cosa tutta tutta per te?

Che hai comprato qualcosa che davvero era inutile ma bellissimo (come i calzini a forma di gatto che io mi sono presa l’altra sera su Amazon)?
E, ancora: quanto credi che sia giusto metterti al primo posto, e quanto credi invece che questa sia una cosa da bad bitch, da egoiste, da quelle che pensano solo a loro stesse, a viaggiare ed ai loro gatti?

Lo so, cara. E successo anche a me, e ci lavoro ogni giorno.

Quello che ho capito in questo anno è che il self-care è una delle cose più importanti, insieme all’amore per noi stesse.

Eppure, le nostre mamme ce lo avevano spiegato. Le femministe, le lotte degli anni ’70, l’autodeterminazione: un sacco di cose da cui noi proveniamo, ma che molto spesso ci dimentichiamo.
Prova a fare un check della tua vita: che cosa vorresti migliorare? E da cosa puoi iniziare a farlo?

Io ti dò un suggerimento: riparti da te stessa.

E riparti da tutte quelle piccole cose preziose che finora hai etichettato come inutili, superficiali, come “le farò domani”.

Qui ti faccio un elenco delle cose che piace fare a me:

  • meditare ogni giorno per almeno 10 minuti (grazie Headspace)
  • prepararmi un tè oppure una tisana e berla osservando fuori dalla finestra, lasciandomi ispirare da quello che vedo
  • farmi le trecce e arrotolarle sulla testa creando acconciature stravaganti, come Frida
  • riempire la stanza in cui lavoro di candele accese
  • fare una pausa per accarezzare i miei gatti (si, quelli che “lei pensa solo ai suoi gatti”)
  • fare una passeggiata con le mie cagnoline, e annusare l’aria che tira fuori casa
  • prepararmi una macedonia super raw per merenda
  • dedicare 10 minuti al giorno per mettere la crema viso, aggiustare lo smalto, scegliere il rossetto, farmi uno scrub
  • mettere il rossetto
  • ascoltare una playlist e ballare libera, in giro per la casa (in questo momento, tutto quello che c’è di Joan As a Policewoman)
  • estrarre una carta dei Tarocchi da uno dei miei mazzi e scrivere sul mio quaderno tutto quello che mi evoca – e prenderne poi ispirazione per la giornata.

Quello che voglia che tu scopra, attraverso i tuoi gesti di self-care, è che prendersi cura di te stessa non vuol dire essere egoista, anzi: solo se ami davvero te stessa, pienamente e completamente, puoi davvero amare qualcun altro.

Perchè è l’amore che parte da te, e che tu nutri, quello che poi puoi irradiare fuori di te.

 

RADICI: CON I PIEDI NELLA TERRA

Non sei così diversa da una pianta: come lei, hai radici che ti tengono a terra, che ti nutrono, che ti collegano alla memoria di ciò che è stato.

A me piace osservare le piante e prendere ispirazione da loro, proprio per capire qualcosa su me stessa: oggi esploriamo le radici, il loro significato, la loro valenza simbolica. Come può fare una pianta per insegnarti a resistere alle intemperie della vita? 

Vediamo che cosa sono, simbolicamente, le radici per una pianta:

Il fittone è la radice principale; può essere sviluppato, oppure no, andare in profondità oppure restare più in superficie. Il fittone mi fa pensare alla capacità della pianta di essere quella che è, di radicare – appunto –  la sua personalità nella terra. Il fittone è anche segno di volontà: è la prima radice a spuntare dal seme – dice ehi, ci sono, sono qui, voglio esserci!

A volte le piante che hanno un fittone importante sono comunque poco attaccate alla terra: si sradicano facilmente, vengono via con foglie, radice, tutto. Questo potrebbe essere sintomo di uno scarso attaccamento alle cose della vita, alla materia.

  • per te, il fittone potrebbe essere la capacità di andare a fondo nelle cose. Cosa ti spinge ad approfondire? Cosa vorresti esplorare in tutte le sue sfaccettature? Io mi sto dedicando alla figura di Artemide, in questo momento – sto preparando un servizio davvero speciale che uscirà a Settembre, e Artemide mi è di ispirazione. Spesso ciò che ti ispira ti radica in te stessa!

Le radici secondarie sono le parti radicali che esplorano il territorio, vanno alla ricerca di acqua e di nutrimento, e si incontrano con gli altre radici. Le piante comunicano tra di loro, anche attraverso le radici secondarie. Sono una delle parti sociali della pianta, ed è interessante osservare come sono sviluppate, e se vanno a cercare le piante vicine oppure no. Può dirti molto sul carattere della pianta che hai di fronte.

  • e tu, curi le tue radici secondarie? Come sono le tue relazioni? A volte ci troviamo in difficoltà; le relazioni importanti possono finire e abbiamo paura di non ricevere più il nutrimento necessario per la nostra felicità. Eppure, basta cambiare direzione, qualche volta, osservare chi ci sta intorno e allungare le nostre radici secondarie fino a stringere nuove mani, legami, amori

Infine, le radici rizomatose, che altro non sono radici modificate (hai presente la patata? Ecco, è una radice-rizomatosa) come dispensa di energia e nutrimento per la pianta. E’ il posto sicuro, la casa, quel luogo dove trovi sempre tutto quello che vuoi, e che ti nutre (il mio rizoma sono le sale da tè, le librerie e la cucina di mia nonna).

  • sai dove puoi trovare sempre qualcosa che ti fa bene? Cerca il tuo rifugio, celebralo, fatti nido e ascolta i tuoi bisogni. Concediti quella cosa che ti piace un sacco, anche se è super calorica. Metti il rossetto rosso, oppure quel vestito a fiorellini che tieni solo per le serate speciali. Trova il tuo perfect place, il tuo rizoma!
Avevi mai pensato che le radici avessero così tanto da dire? Raccontami nei commenti che cosa ne pensi!

Se vuoi sperimentare la profondità della radice e lo sbocciare del fiore, ti ricordo che Sabato 20 Maggio si terrà il lab DALLA RADICE AL FIORE: qui trovi tutte le info!

 

 

 

RADICAMENTO: COME FARLO E A COSA SERVE

Mettere le radici in un posto, radicarsi; spesso diciamo queste parole, perchè come gli alberi abbiamo bisogno delle nostre radici, dalle quali prendiamo nutrimento. Il radicamento o grounding è una tecnica di visualizzazione che puoi utilizzare  per essere più centrata, attenta, consapevole.

Specie in quelle mattine in cui mi sento stonata, fuori fuoco, ho bisogno di radicarmi – e la mente corre alla prima volta in cui ho messo in pratica questa parola con una visualizzazione. Erano molti anni fa, studiavo teatro a Bologna e avevo una camera molto disordinata, condivisa con la mia migliore amica (sul disordine poi ci ho lavorato!).

Voglio condividere con te le mie tecniche di radicamento: puoi utilizzarle anche tu, quando ti senti deconcentrata, confusa, oppure semplicemente quando hai bisogno di ricaricarti.
  • visualizzazione: trova un momento tutto per te, basteranno dieci minuti. Mettiti seduta comoda, chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro. Senti l’aria che entra nei tuoi polmoni, e che esce, entra ed esce. Concentrati sul respiro, e su nient’altro. Quando ti senti rilassata, immagina che dalla fine della tua colonna vertebrale escano delle radici: le tue radici sono come li immagini tu – possono essere nodose, potenti, oppure verdi e fresche, o ancora bianco argento. Immagina che le tue radici penetrino nella terra, che è fresca, morbida e scura. Vedi una luce chiara che sale dalle tue radici e arriva fino alla colonna vertebrale, per poi uscire dalla sommità della tua testa, e ricadere in terra. Resta in questo cerchio di luce,  nel quale dai energia alla terra e la prendi attraverso le tue radici. Quando senti che può bastare, ritira lentamente le tue radici dentro di te, e torna al tuo respiro. Quando ti senti pronta, apri gli occhi. 
  • raccolta: esci fuori, vai in un giardino, in un parco oppure in campagna, e raccogli un mazzo di fiori. Resta concentrata sui rumori che ascolti, sulle forme dei fiori, sul profumo della terra. Stai in connessione con la terra, e porta i suoi fiori sul tuo altare, o in casa, dove li metterai in un bel vaso – ti ricorderanno che anche tu sei un fiore.
  • a piedi nudi: non appena ne hai la possibilità, togliti scarpe e calzini e cammina a piedi nudi nell’erba (in un luogo sicuro, ovviamente!). Senti la terra che ti sostiene. Senti come è morbida, oppure dura, bagnata o asciutta. Fai attenzione all’erba, senti il massaggio che stimola la pianta del piede. Resta in contatto con questa sensazione anche quando torni a camminare con le scarpe.
  • un momento lento: preparati una tazza di tè. Accendi un incenso, o il palo santo, e la tua candela preferita. lascia correre i pensieri, e respira profondamente. Stai lì, in quel momento, con tutto quello che c’è.
Bene, adesso anche tu puoi affondare le tue radici nella terra; scrivimi come hai deciso di farlo, e che cosa è successo nel tuo radicamento. Ti aspetto nei commenti qui sotto!

Il 20 Maggio a Pistoia, in via Palestro 1, presso il laboratorio di Serena Zampini, terrò insieme a lei una giornata magica: il nostro evento di chiama DALLA RADICE AL FIORE, ed è una giornata dedicata ad esplorare varie abilità artistiche in completa libertà – facendoci guidare dal contatto con le piante. Trovi tutte le informazioni nella pagina dell’evento!

 

 

QUANTO TI VUOI BENE?

Dall’inizio del 2017 mi sono presa cura di me in vari modi: ho investito in tè, fumetti magici e libri che volevo da tanto; ho iniziato il BBCLUB con Gioia Gottini, che mi dà ogni giorno ispirazioni nuove (e che nelle sue materie ha anche il self-care!); mi sono regalata un pomeriggio in una SPA, compreso di maschera all’argilla e tè verde; ho messo semi di progetti che germoglieranno rigogliosi.
Eppure, a volte mi chiedo: ma non starò pensando troppo a me stessa? Non sarà sbagliato? E’ un pensiero che cerco di combattere, perchè so che il prendersi cura di se stesse è una vera rivoluzione. Lo spiega benissimo Alexis in uno dei suoi post: Self care revolution.
Prima di tutto perchè porta ad un auto-cura, e quindi ad una guarigione; è rivoluzionario perchè ti fa dire al mondo che sei importante, che sei bellissima, che sei preziosa. La cura di sè ci fa riflettere sulla fragilità, su chi ha bisogno di essere curato ed accolto: chi non possiede niente, chi è malato, chi è strano, chi è inclassificabile. Portare l’attenzione sulla cura ti fa compiere un atto di amore, ed è l’amore il seme della rivoluzione interiore – è la luce che ti permette di seguire i passi giusti per te stessa.
La cura di te stessa non avviene come un atto isolato: siamo tutti interconessi, siamo persone che si relazionano:  se ti prendi cura di te, allora puoi prenderti cura anche degli altri.
La pianta che risuona di più con questo concetto è per me la Piantaggine: nel mazzo delle Plant Card Ally, disegnato da Lisa MacLoughlin e che vedi in foto, ha come significato repair, riparare.
La Piantaggine si confonde con l’erba, ma ha foglie accoglienti e grandi; ricca di mucillagini, serve per rigenerare la pelle in caso di escoriazioni, piccole ferite, arrossamenti. Ti insegna la forza che c’è nello stare, nel prendersi cura di quello che hai vicinissimo a te.
Ti sei chiesta come puoi prenderti cura di te stessa oggi? Ogni giorno puoi riservarti un momento tutto per te: io bevo tisane, mangio verdure crude, cammino nel bosco con i miei cani (anche sotto la pioggia), leggo quello che mi piace e durante la settimana cerco di riservare qualche momento per fare due chiacchiere con le mie amiche. Puoi pensare anche tu a come fare per coccolarti – in un giorno, durante la settimana, durante il mese e durante l’anno. Poi vieni a raccontarmelo nei commenti!
Intanto, ecco qualcosa che ho pensato per te: è la #tisanadelmese di Marzo. Puoi preparartela la sera, prima di dormire, prendendoti un tempo tutto tuo.
Tisana di Marzo
30 grammi di Melissa foglie
30 grammi di Ortica foglie
30 grammi di Rovo foglie
20 grammi di Camomilla fiori
10 grammi di Primula fiori
Metti un cucchiaio di tisana in 250 ml di acqua, e lascia in infusione coperta per 15 minuti. Bevine fino a tre tazze al giorno: ha azione depurativa, diuretica, rilassante, digestiva.
Ho pensato anche ad un altro regalo: fino al 2 Marzo puoi iscriverti al mio corso online gratuito CINQUESENSI+UNO; trovi tutto qui, anche il modulo di iscrizione. Per sei giorni ti accompagno, insieme ad altre donne selvatiche, attraverso il mondo vegetale utilizzando tutti i sensi. Ti aspetto!

 

 

RIPRENDITI IL TUO SPAZIO: TRE PIANTE TI INSEGNANO COME

Ho sempre avuto molti problemi a dire di no. Molto spesso nella mia vita ho messo al primo posto le cose da fare: per gli altri, soprattutto. A me piace rendermi utile – è una cosa che mi nutre e che mi stimola. Ma, a volte, mi capita di arrivare a sera e di rendermi conto che non ho fatto quasi niente per me stessa, a parte pranzare velocemente, oppure fare una mini passeggiata con le mie due cagnoline. E intanto accumulo libri da leggere sul comodino, progetti creativi nei cassetti, promesse di relax e coccole rimandate all’infinito.
Negli ultimi tempi, invece, ho scoperto il potere magico del tempo dedicato a se stessi: trovare il tempo per leggere, per camminare osservando tutto quello che incontri, per prepararsi una tazza di tè e berla lentamente – tutto questo è una risorsa fondamentale, dalla quale attingere per stare bene, per godere della solitudine necessaria a ricaricarsi e rigenerarsi.
Rimango una persona socievole, che ama stare con gli altri: ma sto imparando a darmi il giusto spazio, per poter crescere rigogliosa.
Voglio farti conoscere il messaggio di tre piantine, che ho scelto per raccontare tre diversi modi per prendersi il proprio spazio: Menta, Camomilla ed Erica.
La Menta è usata tradizionalmente per aiutare la digestione, ma anche per la concentrazione. Fresca, profumata, inconfondibile: lei sa prendersi il suo spazio grazie alla lucidità del suo messaggio. Ti può capitare di sentirti sommersa dalle tante informazioni, notizie e stimoli che provengono dai social e dalla rete: quante volte ti sei trovata a perdere tempo vagando senza meta sulle pagine Facebook oppure su Pinterest? Tutto quel tempo può essere utilizzato in maniera migliore per te stessa.
PICCOLA MAGIA: quando lavori al PC, diffondi nell’aria Olio Essenziale di Menta Piperita: ti aiuterà a mantenere il focus e la concentrazione, facendoti risparmiare tempo prezioso. E poi il suo profumo è buonissimo, e rinfresca i pensieri.
La Camomilla è uno dei simboli della pace e della tranquillità: chi non si è mai preparato una camomilla prima di dormire, per propiziare sonni sereni? Per me questa semplice piantina è un concentrato di ricordi: quando, da piccola, restavo a dormire a casa dei nonni non mancava mai la tazza di Camomilla con il miele, prima di dormire. Camomilla ti aiuta a ritrovare il tuo centro, durante la frenesia di certe giornate. Inoltre, la sua azione è  rigenerante e rivitalizzante: ti insegna che prenderti cura di te stessa, concedendoti pause salutari, è una grande risorsa.
PICCOLA MAGIA: Prima di dormire preparati una tazza di infuso profumato di Camomilla. Prenditi dieci minuti tutti per te. Possibilmente con il tuo pigiama preferito, le pantofole e una goccia di Olio Essenziale di Lavanda sulla tempie, per sogni in technicolor.
Il miele di Erica è delizioso: e la pianta è considerata un portafortuna, come il quadrifoglio. L’Erica simboleggia la gioia ed il piacere di stare insieme: anche questa è una cosa da non sottovalutare, perchè il tuo spazio personale può essere aperto anche agli altri, in alcuni momenti. L’Erica ti ricorda di prenderti cura delle persone che sono vicine a te: i tuoi vicini di casa, le persone che incontri ogni giorno. Non sto parlando dei tuoi amici, o delle persone che ami frequentare; mi riferisco invece ai colleghi di lavoro, alla signora che abita sotto di te, al fornaio da cui passi ogni giorno…Prenditi cura della tua comunità, grande o piccola che sia. Coltivare i rapporti con le persone che vivono vicine a te è fonte di sostegno e di aiuto reciproco, ed è come prendersi cura di un giardino che via via diventa sempre più fiorito.
PICCOLA MAGIA: regala una piantina di Erica ad un vicino di casa gentile, oppure ad una tua collega. Vi porterà fortuna!

Che ne dici? Tu riesci a prenderti il tuo spazio? Vieni a raccontarmelo nei commenti!

E se vuoi approfondire l’argomento e celebrare l’importanza del tuo Spazio Personale, è uscito il mio workbook RITROVA IL TUO SPAZIO: 80 pagine di esercizi, meditazioni, fiori da colorare e tanto altro: puoi leggere l’anteprima e tutte le informazioni cliccando qui: RITROVA IL TUO SPAZIO WORKBOOK