Laboratorio teatrale performativo rivolto a bambine, bambini e insegnanti delle scuole primarie e secondarie
Foto: Novena di Natale, 1955. Enzo Sellerio
Io non sono sempre stato io.
Prima di essere me, non ero dentro me.
Ero Altrove.
Altrove è tutto tranne me.
Incipit, Dentro me, Alex Cousseau e Kitty Crowther
Attraverso un’analisi approfondita dell’opera Dentro me di Alex Cousseau e Kitty Crowther, si delinea un percorso di esplorazione nel mondo dell’immaginario e dell’interiorità, rivolto al contesto educativo. La proposta laboratoriale si propone di evidenziare l’importanza della narrazione e delle immagini nell’educazione dei bambini e delle bambine, focalizzandosi sul potenziale trasformativo di un’opera complessa e suggestiva. L’opera di Cousseau e Crowther dimostra l’importanza della narrazione come strumento di cura e emancipazione culturale e cognitiva dei bambini. La pratica di raccontare storie ai bambini non solo favorisce lo sviluppo emotivo e cognitivo, ma anche la formazione di una consapevolezza critica e riflessiva nei confronti del mondo circostante.
Come sottolineato da Marco Dallari nell’intervento Raccontare come pratica di cura, il processo narrativo trasferisce progressivamente sul piano simbolico le relazioni fondate sulla soddisfazione di esigenze primarie, contribuendo così all’emancipazione culturale dei bambini e delle bambine.
TEMATICA
Dentro me è un libro unico, nel panorama della letteratura per l’infanzia: le sue illustrazioni e la storia stessa parlano di identità, di come sia possibile incontrare l’orco che vive dentro di noi, e di come sia potente ridurlo al silenzio, integrando tutte le varie parti che ci compongono, anche quelle più scomode. Il libro ci fa conoscere l’orco che abita dentro di noi: l’unico modo per affrontarlo, e conoscere così le nostre paure, è farsi mangiare. Attraverso questo viaggio trasformativo, il bambino protagonista incontrerà tutte le parti di sé, e riuscirà a gestirle, integrarle, accettarle, sconfiggendo ciò che spaventa solo passandoci attraverso. Per poi scoprire, nello splendido finale, che nella testa dell’orco abita una nuvola: quando affrontiamo le nostre paure, queste si dissolvono.
Tradizionalmente, l’orco è un personaggio presente nelle fiabe e nelle narrazioni per bambini, associato alla paura e al mostruoso. Nel corso del Novecento, si è assistito a un cambiamento nella rappresentazione dell’orco, che è stato progressivamente “indebolito” o addirittura eliminato dalle narrazioni per l’infanzia.
Nonostante questo cambiamento, i bambini e le bambine continuano a confrontarsi con la paura in diverse forme, e l’orco rimane un simbolo delle paure infantili più ancestrali. Si tratta di una figura che rappresenta l’oscurità, l’ignoto e il potenziale pericolo, ma che allo stesso tempo può fungere da catalizzatore per l’immaginazione e la creatività dei bambini e delle bambine.
Nel contesto dell’opera Dentro me, l’orco viene reinterpretato in chiave moderna e simbolica, diventando un viatico per l’incontro del bambino con l’immaginario e l’inconscio. Le illustrazioni e la narrazione complessa dell’opera permettono ai bambini di esplorare le proprie paure e ansie in modo costruttivo, incoraggiandoli a dominare le ombre del proprio mondo interiore. In questo senso, l’orco rappresenta non solo il timore, ma anche l’opportunità di crescita e di autodeterminazione.
“Va bene, hai vinto. Sei tu il re, per sempre. E io sparisco, per sempre.”
TARGET E DURATA
Il target del laboratorio è pensato sia per i bambini e le bambine, sia per le maestre, i maestri e gli insegnanti che lavorano con le varie classi, in un’ottica di collaborazione e condivisione del lavoro anche attraverso età e vissuti diversi, per trovare punti di contatto, osservazioni e stabilire relazioni.
Per sviluppare il lavoro sono necessari dai 10 ai 12 incontri, di un’ora ciascuno, più circa due ore per la restituzione finale (allestimento e performance vera e propria). La durata del laboratorio è flessibile e può modificarsi in base alle esigenze.
COSA FAREMO
Il lavoro si articola utilizzando vari medium: a partire dalla lettura comune del libro illustrato, aperta al dialogo ed alle suggestioni collettive, ci apriremo alla raccolta delle storie straordinarie, spaventose e particolari che fanno parte della storia familiare di ognuno. Il lavoro si sviluppa attraverso l’improvvisazione teatrale, lo storytelling, l’intervista e la scrittura, l’installazione artistica. Raccogliemo vecchie fotografie e ricordi, impararemo a tracciare storie e simboli con ago e filo, per creare un grande lenzuolo-talismano. La restituzione finale è prevista, come momento di apertura per il pubblico di genitori e familliari.
CHI CONDUCE
Cecilia Lattari è attrice e formatrice teatrale, pedagogista esperta in teatro e fiaba. Si è diplomata come attrice di prosa alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone, con successivo master per attori professionisti presso il TeatroDue di Parma. È esperta in Pedagogia e Teatro, con un master post-laurea conseguito presso l’Università degli Studi di Bologna, in particolare la sua ricerca verte sul mondo del fiabesco e della letteratura per l’infanzia. Lavora in ambito artistico e pedagogico collaborando con cooperative, scuole ed associazioni in progetti volti particolarmente a persone, adulte, adolescenti o nell’età infantile, disabili o in varie condizioni di fragilità e come esperta di teatro in molte scuole del territorio, dalla materna alla secondaria. Collabora con la compagnia di ricerca Ultimo Teatro Produzioni Incivili, con progetti legati alla fiaba ed al racconto orale. Lavora come autrice per la casa editrice White Star, nella collana Vivida, dove cura libri e mezzi di tarocchi dedicati al rapporto tra immaginario, simboli e fiaba. È co-fondatrice di MEDUSE Collettivo artistico, dove opera in performance volte ad esplorare il legame tra arte, relazione e comunità. È regista e co-fondatrice della compagnia teatrale Le Ortiche, un progetto di formazione e spettacolo rivolto a performer, attori e attrici con disabilità.
Se vuoi portare questo progetto nella tua scuola, associazione, doposcuola, cooperativa sociale, scrivimi: cecilia.lattari@gmail.com