DA DENTRO VERSO FUORI

IL POTERE DELL’ASCOLTO INTERIORE

Ho sempre creduto che ascoltarsi fosse semplice, e invece per me non lo è, non lo è stato: ho imparato, piano piano, ad ascoltarmi – ascoltare la mia voce, i miei bisogni, sentire davvero quale fosse la mia necessità, qualcosa che non fosse una spinta che venisse da fuori verso dentro, ma da dentro verso fuori.

Sono sempre stata molto sensibile a ciò che accade all’esterno di me: adesso lo so, è perché sono una Persona Altamente Sensibile (che, ricordiamolo, non significa essere sensibile di cuore, emotiva, ipersensibile: si riferisce in primo luogo alla percezione degli stimoli esterni, che, in secondo luogo, causa una serie di comportamenti che portano all’empatia, all’osservazione dei dettagli, alla visione intuitiva); questo mi ha portata di sovente a sentire moltissimo le aspettative sociali e le urgenze degli altri e, altrettanto di sovente, sentirle come mie necessità, mie aspettative, mie urgenze.

Da quando ho capito di essere PAS, ed allo stesso tempo mi sono concessa di vivere tranquillamente il tratto introverso del mio carattere (senza per questo essere un eremita che viva in una grotta lontana dal mondo, né aver perduto la mia caratteristica di socievolezza), ho iniziato a sentire dentro, a sentirmi. Ho capito quello che mi dicevano durante il Master triennale di Counselling che ho frequentato: tendi ad ascoltare troppo quello che è fuori da te, ma tu, dentro, ancora non ti sai ascoltare. A me sembrava impossibile: certo che mi ascolto!

Invece, non era così. Ascoltarmi davvero ha riportato alla luce la me sensibile e introversa, che ama leggere, stare da sola e sperimentare il contatto con le piante, che scrive, fotografa, si perde in sogni ad occhi aperti. Quella ragazzina che avevo cercato di nascondere, sin dall’adolescenza, perché sentire in profondità era da sfigate. Ed è proprio questo il punto.

CONTATTO CON LE EMOZIONI E ATTIVISMO

Nella nostra società, nell’ambiente in cui viviamo, essere sensibili ed essere a contatto con le proprie emozioni molto spesso è visto come qualcosa da non mostrare, da nascondere. Ed è da questo atteggiamento globale che nascono tutti i: stai esagerando, piangere non serve a nulla, non fare la drammatica, sei troppo sensibile…Sembra quasi che per agire coerentemente nel quotidiano sia necessario, sempre, un punto di vista razionale, che parte dalla testa e che non sia radicato nelle emozioni, nel sentire. Come riporta Brittany Ducham nel suo Emotional alchemy:

Questo, ora lo vedo, è stato l’effetto inequivocabile del crescere in una società patriarcale di coloni bianchi, dove essere emozionalmente competenti ed espressivi è legato alla femminilità e la femminilità è considerata inferiore.

Leggendo questo testo mi sono trovata completamente in accordo con l’autrice: stare in contatto con la propria emotività, e soprattutto agire nel mondo a partire dalla propria sensibilità, permettendosi l’ascolto interiore, è un atto politico. Reclamare i nostri sé che sentono, metterli in relazione con la nostra azione politica e sociale, con quello che facciamo a lavoro, con le persone che amiamo, nel nostro quotidiano significa accrescere il potere personale, integrare ogni nostra parte, vivere in pienezza.

Dobbiamo imparare a prenderci cura del nostro mondo interno, della morbidezza, dell’essere gentili, in risonanza con il tutto. Fare attenzione a non esserne sopraffattə, poi: investire nell’attenzione a sé, oltre che nell’ascolto. Nutrendoci dal punto di vista emozionale, fisico e mentale possiamo aprirci ad una nuova interezza, e portare potere anche nelle nostre pratiche quotidiane, e nell’attivismo.

Seguendo il lavoro di Brittany Ducham, che associa una pianta ad ogni stato emotivo da riportare in equilibrio (rabbia, stagnazione emotiva, gioia, piacere…) utilizzando piante che non fanno parte della mia tradizione herbana, ho seguito il desiderio di cercare nelle piante che conosco e che utilizzo una corrispondenza emotiva ed una utilità fisica e mentale. Vorrei dedicare diversi articoli a questo tipo di argomento, iniziando con la bardana, Arctium lappa.

Photo by Jonathan Jensen on Unsplash
MUOVERE LE EMOZIONI NASCOSTE | BARDANA

Le emozioni sono spesso collegate a livello simbolico all’elemento acqua: penso alle carte dei Tarocchi, dove il seme di Coppe, seme acquatico, racconta il mondo emotivo. La profondità del mare spesso è associata alle emozioni e al mondo onirico. Le emozioni sono in larga parte appartenenti a questo mondo, e quindi, come l’acqua, possono ristagnare. Penso a quando ci sentiamo senza energie, oppure bloccatə, in tensione, stressatə: quando le emozioni interne sono appesantite, oppure compresse all’interno: parlo della tristezza ma anche della rabbia, che, se non ben canalizzata, porta ad uno stato emotivo compresso, sospettoso, rancoroso.

La bardana è una pianta fresca, fredda: secondo la medicina tradizionale mediterranea le sue qualità sono freddo/secche. È una delle piante principale per smuovere le tossine dal nostro corpo, in particolare attraverso il fegato e la pelle. Per la sua natura fredda, la bardana è molto utile nei casi di irritazione o infiammazione provocati da un eccesso di calore, quali febbre, tosse secca oppure infiammazioni a livello della pelle. A livello del fegato, bardana incrementa la produzione di bile e quindi l’attività della cistifellea. Se usata insieme a tarassaco (Taraxacum officinalis), grazie alla sua azione diuretica, viene aumentata la capacità depurativa della pianta.

Come ben spiega Alexis in questo post relativo alla bardana, la sua azione è indicata in caso di eccesso di calore: a volte possiamo pensare che la pelle umida, lucida e grassa in generale sia indizio di umidità, mentre non è così: quando la pelle si manifesta grassa insieme a secchezza intestinale (rilevabile attraverso la costipazione, per esempio) è perché tutto ciò che è oleoso viene spinto fuori dal nostro corpo, dando l’effetto di pelle grassa e oleosa. Bardana lavora su entrambi i lati, ammorbidendo a livello intestinale e asciugando la pelle grassa.

Allora possiamo intuire come bardana sia indicata per tutte le persone che tendono a sommergere le loro emozioni, in particolare la rabbia – ma anche le altre emozioni – non dando loro la giusta emersione. Mantenere le emozioni nascoste porta all’esaurimento, al burn-out, al non essere più in contatto con noi stessə. Bardana ci aiuta quando ci sentiamo cariche, pronte ad esplodere, oppure quando, al contrario, ci sembra di non sentire più nulla. Crea un’apertura per le nostre emozioni, che possono riprendere a fluire.

COME USARLA

Puoi preparare bardana in decotto, mescolata con tarassaco: metti una parte di radice di bardana essiccata e una parte di radice di tarassaco essiccata. Fai sobbollire in acqua, coperta, per 6 minuti circa, e poi tieni in infusione altri 15 minuti. Se vuoi un’azione più concentrata, utilizza la tintura di bardana, ə0 gocce tre volte al giorno.

CONTROINDICAZIONI

Meglio non utilizzare bardana in gravidanza e nei primi tre mesi di allattamento. Non va utilizzata se usi insulina o se hai il diabete. Attenzione: le foglie di rabarbaro (Rheum palmatum)  e di aro (Arum italicum o maculatum) possono essere scambiate per quelle di bardana, ma sono tossiche. Prima di raccogliere erbe accertati con una persona esperta.

ASSOCIAZIONE IN FLORITERAPIA

Intuitivamente associo bardana al rimedio floreale Holly, l’agrifoglio, Ilex aquifolium. Holly è indicato in tutti quei casi in cui la persona prova rabbia, rancore sospetto, gelosia ma non riesce a contattare questa emozione dentro di sé, a permettersela e, dunque, a lasciarla emergere. La sensazione che mi dà la persona in stato Holly sbilanciato e simile a quella delle braci che pulsano nel camino: un calore nascosto, che se non riconosciuto può divampare senza controllo, internamente, portando all’esaurimento emotivo. Holly, proprio come bardana, permette di fare luce sulle emozioni nascoste, in particolare sulla rabbia, portando chiarezza e luce e trasformando il rancore in integrazione di ogni parte di sé e della propria storia.

SAMHAIN E LA FINE DELL’ANNO

La fine di Ottobre è un momento magico: il 31 si celebra la notte di Samhain, la discesa verso la parte più oscura dell’anno e quella dentro noi stessi.

Ma la fine di Ottobre è anche il momento giusto per terminare il raccolto, osservare bene tutto quello che abbiamo e goderselo. Ebbene si: può essere un ottimo momento per essere felici di tutto quello che abbiamo. Non voglio adesso partire per un discorso zuccheroso su quanto è importante essere felici di ciò che si ha e non voglio fare come Pollyanna, però vorrei che tu riflettessi su quanto spesso ignoriamo le piccole cose che, invece, contribuiscono a rendere importanti e preziosi i nostri giorni.

In autunno ci sono mille piccoli particolari di cui meravigliarsi: a partire dalla teiera sbreccata che ritiri fuori per il tè del pomeriggio, alle foglie che prendono infiniti colori, fino ad arrivare ai pomeriggi di sole condivisi con gli amici ed alla tua serie tv preferita che ricomincia.

Oggi voglio raccontarti come celebro il 31 Ottobre quest’anno: così da darti qualche ispirazione per questo giorno incantato.

Intanto tengo molto a specificare che Halloween, o Samhain appunto, è una festa che ha radici antiche. Come riporta Wikipedia:

Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono il Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio. Con la cristianizzazione, per coerenza con tutte queste ricorrenze pagane, nel 835 venne istituita da Papa Gregorio III la festa delle reliquie cristiane prima dei santi apostoli, poi di tutti i santi il 1º novembre. Più tardiva di circa un secolo (998) invece, risulta l’istituzione della Commemorazione di tutti i defunti (2 novembre), questa volta grazie alla riforma di Oddone di Cluny. Oggi, nei paesi di cultura anglosassone si celebra la festa pagana di Halloween la quale, tuttavia, ha avuto una larga diffusione, negli ultimi anni, anche in paesi non anglosassoni.

Mia nonna mi dice che  quando lei era piccola qui in Toscana si intagliavano le rape, e dentro si metteva una candela per i morti, perché trovassero la via in questa notte.

Per il giorno di Samhain (questo nome così strano sembra venire dall’irlandese antico, e significa “fine dell’estate” – in effetti, è proprio così, ci addentriamo nella parte più fredda dell’anno) voglio farmi una lettura speciale con i miei Tarocchi: questo è un giorno molto indicato per utilizzare le carte, perché il velo sottile tra questo mondo ed i mondi di sogno, fatati o altri è più labile – e quindi la nostra intuizione è più accesa.

Sceglierò tre carte, una che mi dica che cosa bruciare nel falò dell’anno che sta finendo, l’altra che mi riveli che cosa ho raccolto di importante, e l’ultima che mi ispiri per il nuovo anno.

Voglio trovare il tempo per una passeggiata nel bosco, e raccogliere Rosa Canina e Solidago, castagne e foglie rosse e arancioni, per metterle sul mio altare, dove ci sono le foto di chi non è più con noi.

Conosci la Solidago? E’ quella bellissima pianta con i fiori a pannocchia, giallo oro, che sembrano piccole lance tese verso il cielo.

solidago virga-aurea+©cecilialattari

La Solidago è una pianta antinfiammatoria, antimicotica e diuretica. Significa che puoi usarla in oleolito come lenitiva, in estratto alcolico (tintura madre) contro le infiammazioni di gola e mucose, e come tisana per un effetto depurativo e diuretico.

Si può utilizzare in caso di tosse e catarro bronchiale, perché è antisettica e leggermente astringente sulle mucose. Insieme al Sambuco può essere usata per trattare le prime influenze. Come antinfiammatorio urinario viene utilizzata in caso di cistiti ed uretriti.

Non va utilizzata in caso di problemi renali senza la supervisione di un professionista; idem in caso di edema da insufficienza cardiaca.

Per il 31 Ottobre ti consiglio questa tisana speciale:

1 parte di Solidago  (Solidago virga-aurea)

1 parte di fiori di Sambuco (Sambucus nigra)

½ parte di cinorrodi di Rosa Canina

Puoi berla durante questo periodo, in caso di raffreddore, tosse o influenza. Ne metterai un cucchiaio per 250 ml di acqua, tenendo in infusione 15 minuti.

Io mi preparerò una tisana a base di Cannella, Arancia e  fette di Mela, e aspetterò il tramonto del 31 Ottobre. Prenderò un foglio e una penna e scriverò tutto quello che lascio andare, di questo 2017, e tutto quello che invece tengo nel cuore come un dono prezioso, che ogni giorno mi arricchisce.

Fammi sapere come celebrerai questa giornata così speciale!

LUNARIA ANNUA: L’ELEGANZA DELLA LUNA

La Lunaria è quella pianta che adesso porta fiera i suoi fiorellini color indaco:

a breve si trasformeranno in frutti, le silique che sembrano monete o piccole lune piene. Questa pianta viene chiamata Erba Luna, Lunaria, Monete del Papa; ho scoperto adesso che in inglese viene chiama Honesty, onestà.

Te ne parlo perchè voglio farti conoscere più da vicino alcune piante spontanee, come se fossero piccole celebrità: secondo me le piante possono ispirarci, così come farebbe un personaggio di un libro, un’artista, una fiaba. Voglio presentartela attraverso le sue proprietà, i suoi usi legati al sapere popolare, la sua corrispondenza sottile con i pianeti, il suo messaggio nascosto.

E’ una pianta che appartiene alla famiglia dei cavoli: lo avresti mai detto? Eppure è così; fa parte della famiglia delle Crucifere, o Brassicaceae, così come la senape, il cavolo verza…Infatti si mangia! Ed è davvero molto buona. puoi raccogliere le cime della pianta prima che fiorisca, e scottarle in padella come faresti con le cime di rapa. I fiori, dal colore violetto, sono commestibili e puoi utilizzarli per decorare le tue insalate (raccogli sempre in luoghi non inquinati, mi raccomando!).

Lunaria cresce spontanea, e colora di indaco-violetto i cigli delle strade – il suo colore si fonde con quello del tramonto, e rivela la sua connessione profonda con la Luna, l’intuizione, la capacità di essere ciò che si è, anche se lunatica.

Il nome glielo ha donato la Luna;

forse per la forma dei suoi frutti, che sembrano piccole lune piene, quando si sfogliano e perdono i semi. Sono molto utilizzati per creare bouquet raffinati – vengono anche chiamate Medaglie del Papa, o Monete del papa. C’è quindi un rimando alla ricchezza, che la pianta porta nella sua stessa essenza. I suoi frutti sono dischi argentati, che cambiano colore sotto la luce lunare, riflettendola nel sottobosco.

Come può darti ispirazione? Intanto, parti dal suo colore e scegli un accessorio che lo rifletta. Verde e violetto, oppure argento e bianco; questi sono i colori della pianta. Io vedo in lei quello che raccontano i libri che parlano del linguaggio dei fiori; onestà, capacità di essere coerente con ciò che si è – Lunaria brilla di luce propria, perchè conosce profondamente la sua anima, sa quello che vuole, ti insegna a tornare a casa.

Le sue monete mi ricordano le fiabe; Pinocchio seppellì delle monete d’oro, perchè dovevano dare frutti preziosi, Lunaria fa proprio questo. Se seppellisci le sue monete, ti dona piante eleganti, protese verso il cielo,  dal colore intenso e vibrante.

E’ ricca di vitamina C, ha buone proprietà diuretiche, ed è una pianta spontanea decisamente da rivalutare. E poi, pensa: se la incontri alla fine dell’estate puoi raccogliere una Luna e tenertela in tasca. Non è una vera e propria magia?

Vieni a raccontarmi nei commenti la tua esperienza con la Lunaria:

e se vuoi saperne di più su Erbe&Intuizione, non perderti la nuova edizione del corso, che sarà online alla fine di Aprile! Qui trovi tutte le informazioni.

 

 

 

QUALI LIBRI LEGGERE PER FARE AMICIZIA CON LE PIANTE?

 

Esistono tantissimi libri dedicati all’argomento erbe, piante officinali e benessere naturale:

così tanti che spesso non sai quale scegliere, perchè molti ti sembrano simili, altri troppo complicati, altri ancora incompleti, e alla fine non ti decidi mai. Io ho una libreria intera tutta dedicata alle piante – spontanee, da giardino, da orto, officinali…e ogni volta che mi compro un libro penso sempre: dai, che tanto è per lavoro!

Sarebbe bello poter riconoscere le piante che spuntano allegre e piene di vita vicino a casa tua: conoscere il loro nome e cognome, e fare amicizia – scoprire le loro proprietà, la loro storia, se sono buone da mangiare, se sono piante legate alle fate…

E se non vivo in campagna? ti chiederai. E se vicino a me c’è solo cemento?

No problem: questi libri ti accompagneranno nelle tue escursioni in campagna, e ti daranno una scusa per esplorare nuovi posti e per fare conoscenza di nuove piantine. Poi, sei sicura di sapere come si chiama quella piantina che la tua vicina tiene sul balcone? Chissà, potresti chiederle i semi e farla crescere anche tu…

Ecco i miei must have in fatto di libri dedicati alle piante!

Per la sezione Riconoscimento e piante spontanee:

Buratti P., Gorreri L., Lippi A., Marchetti M., Nicastro R. Piante eduli spontanee – descrizione, habitat e uso alimentare, Felici editore, 2007

Questo è un libro ricchissimo di foto delle piante, corredato di spiegazioni botaniche semplici ma complete, proprietà e utilizzi delle più diffuse erbacce.

Bissegger M., La mia cucina con le piante selvatiche, Edizioni Casagrande, 2011

Qui trovi un sacco di ricette realizzate con le piante spontanee, con foto bellissime, informazioni utili e anche una parte dedicata alle possibili confusioni tra pianta e pianta.

Per la sezione Fitoterapia:

Brigo B., Salute e benessere con le piante nelle 7 età del’uomo, Gribaudo editore, 2009

Un libro molto chiaro e semplice sulle piante officinali e le loro proprietà, suddivise secondo le età dell’essere umano. Non troppo compicato, adatto se vuoi iniziare ad addentrarti nel mondo della fitoterapia.

Gladstar R., Herbal healing for women, Fireside, 1993

E’ in inglese, si: ma questo è davvero una piccola Bibbia. Dentro trovi tutte le piante utili per le varie fasi della vita ella donna – un testo davvero utile, se leggi in inglese ti consiglio vivamente di acquistarlo!

Just a kind o f magic: libri magici e piante

Scott D. I giardini incantati – le piante e la magia lunare, Venexia edizioni, 2006

La magia della Luna mescolata alle piante magiche, con consigli pratici, rituali, talismani e molto altro. Questo libro lo porto con me dagli anni in cui vivevo a Bologna, è un libro cult!

Zanetti Berni M.T,, Adiantum la strega contadina, Atesa editrice, 2000

La storia di una maestra magica, le sue erbe, i suoi rituali; è il libro di una Strega Verde.

Quale libro vorresti leggere, di questi proposti? Se hai domande, scrivimi nei commenti; po fammi sapere se ti è piaciuto!

 

Il 21 Marzo esce il mio corso online PIANTE VAGABONDE, dedicato proprio alle erbe spontanee e selvatiche: per non perderti la sua uscita iscriviti alla mia newsletter qui: http://eepurl.com/byVzET

 

 

 

MARZO, TEMPO DI PULIZIE

 

Marzo, vento, profumi nuovi e Primavera:

per accordarti con la stagione che arriva e con il vento di novità, puoi sperimentare piccoli gesti di pulizia e di purificazione: le erbe ti possono aiutare in questa impresa, e fare le pulizie sarà molto più divertente. O almeno potrai immaginare di essere nella cucina di Mago Merlino – dove le tazze si puliscono da sole!

Marzo è iniziato con molto vento, qui sul Poggio dove abito. Adesso dalla mia finestra vedo cielo grigio, il Cipresso che si piega al vento, il Cedro che occhieggia dalla finestra. Ma se guardo meglio, so che in fondo al giardino ci sono crochi violetti, e che lungo la strada per andare dal mio vicino ci sono bocci di Tarassaco; tra poche settimane mi chiamerà per raccogliere le Primule.

Un bel modo per purificare gli ambienti è sicuramente lo smudge stick: che cos’è?

E’ un mazzolino di erbe essiccate, quasi sempre erbe legate alla purificazione degli ambienti: Salvia, Abete, cedro, Lavanda, Rosmarino, Timo…puoi vederne un esempio qui (ne regalo sempre uno durante la prima sessione di Fiori di Bach alle mie clienti) oppure puoi preparatene uno da sola.Basta che raccogli le erbe fresche, le leghi in piccoli mazzi e poi le fai seccare: una volta secche, le potrai utilizzare come incenso per la casa, liberando il suo fumo e purificandola dalle energie stagnanti. Ricorda di aprire bene le finestre dopo che lo hai fatto!

Un altro modo per aggiungere un pizzico di magia alle tue pulizie, è quello di utilizzare un infuso di Artemisia disciolto nell’acqua che utilizzi per lavare i pavimenti  –

così puoi portare in ogni stanza le proprietà protettive di questa bellissima piantina (di cui ti parlerò approfonditamente nel mio prossimo post). Ancora: puoi mettere qualche goccia di Olio Essenziale di Limone oppure di Menta Piperita nel detersivo che utilizzi per lavare i piatti (meglio se neutro); profumeranno tantissimo!

Puoi realizzare piccoli sacchettini profumati, con stoffa di recupero, riempiti di cotone profumato con gli Olii Essenziali: prova quelli di Abete e di Pino per portare il bosco dentro il tuo armadio.

Infine, ti regalo una pulizia energetica che puoi fare  la sera prima di dormire: servirà a ripulirti da tutte le vibrazioni negative che hai accumulato durante la giornata (stress, stanchezza, nervosismo).

 

Siediti in un luogo tranquillo. Accendi una candela bianca, e se vuoi anche il tuo incenso preferito.

Chiudi gli occhi, rilassati, e porta l’attenzione al respiro. 

Immagina di inspirare aria luminosa, bianca, purissima: la luce entra dentro di te, parte dal cuore e si irradia in tutto il corpo.

quando espiri, immagina di buttare fuori tutta la stanchezza del giorno: visualizza una polvere nera che si allontana da te, si dissolve.

Stai nel respiro, nella luce  e nell’ombra finchè non senti di aver eliminato tutta la negatività della giornata.

Apri lentamente gli occhi.

Applica una o due gocce di Olio Essenziale di Rosa sul petto, per ricordarti di prenderti cura di te stessa.

 

Il mio corso gratuito CINQUESENSI+UNO sta andando benissimo: avete aderito in tantissimi, e ne sono felice. per rimanere sepre aggiornata sui miei corsi, iscriviti alla mia newslwtter qui: http://eepurl.com/byVzET

BLA BLA BLA: COME PARLARE CON LE PIANTE E NON SENTIRTI PAZZA

 

Se ti capitasse di passare per i boschi che sono vicino a casa mia, potresti incontrarmi, seduta di fronte ad una Bardana, oppure con la schiena appoggiata ad una Quercia, o ancora, china sui piccoli fiori di Violetta che spuntano solo nei luoghi segreti (se mi incontrassi con le Violette, avresti davvero fortuna). Quando cerco di spiegare che, oltre a raccoglierle per le mie tisane ed i miei oli, io con loro ci parlo, le persone spesso fanno quel sorrisino imbarazzato che significa “Ok, la Ceci è proprio diventata pazza” misto a:”Ok, ci sono cose che voi umani…”

A volte, invece, capita di raccontare tutto questo a chi capisce davvero che cosa voglio dire: a chi, come te, vorrebbe entrare in contatto profondo con il mondo vegetale, perchè comprende che le piante comunicano, ci parlano, si muovono e, come diceva il mio professore di botanica all’Università, camminano molto più di quanto tu possa vedere.

Come puoi, quindi, parlare con le piante che vivono vicine a te, senza sentirti pazza? Ecco qualche consiglio:

  1. Osserva bene le piante che crescono vicino a casa tua.

    Lo so, vivi in città ed intorno a te ci sono solo strade, vicoli e cemento. Ma se guardi bene, troverai delle piante vagabonde. Quando vivevo a Bologna mi stupivo sempre del fatto che, in mezzo ai viali di  circonvallazione, crescessero fiori colorati e sani!

  2. Una volta che hai individuato le piante che vivono vicine a te, fai una piccola ricerca su di loro. 

    Chi sono? Come si chiamano? Qual è la loro storia, e quali sono le proprietà fitoterapiche? Prendi un bel quaderno, e inizia a tenere nota delle informazioni che trovi su di loro.

  3. Raccogli un esemplare della pianta, e disegnalo.

    Se non sai disegnare, non importa: lasciati ispirare dai colori, dalla forma e dalla suggestione che ti dà la pianta, e riporta tutto sul tuo album o sul tuo quaderno. Immergiti nei suoi colori, nel pattern delle foglie, nel profumo, nella consistenza.

  4. Cercala in un luogo tranquillo: in campagna, in un parco cittadino, nel tuo posto segreto.

    Adesso, siediti vicina a lei, chiudi gli occhi e resta in ascolto. Cerca di immedesimarti nella pianta: che cosa vedi, dalla sua posizione? Quali sono i rumori che senti? E le sensazioni?

           Resta in silenzio, in attesa. Respira profondamente. E accogli il messaggio della pianta.

           Ringraziala, e riporta la tua esperienza sul tuo quaderno. E poi vieni a raccontarmela qua, nei commenti!

MISCELE D’INVERNO – TISANE RESISTENTI

 

 
Quando ero piccola, la mia tisana preferita era la Camomilla. Me la preparava la mia nonna, quando rimanevo a dormire da lei. La faceva sbriciolando dei fiorellini dentro la teiera, e poi mi versava questo liquido color miele, che profumava di sogni, mele e campi estivi. Ancora oggi, nonostante i miei studi universitari mi dicano che la Camomilla è solo un blando rilassante, se non riesco a prendere sonno la mia pozione magica è proprio lei.
Credo molto nell’importanza delle tisane create su misura: siamo tutti diversi, e quello che è utile a me potrebbe non esserlo, allo stesso modo, per te. Scegliere le piante giuste per una persona è come trovare il suo accordo, la sua armonia. le tisane che sono fatte su misura sono quelle davvero attive, quelle che funzionano.
Nel mio gruppo Facebook dedicato alla Luna ed alle Lunatiche (se vuoi iscriverti, puoi farlo qui) abbiamo parlato di tisane, ultimamente. Ho chiesto quale potrebbe essere la tisana perfetta per l’Inverno: mi sono arrivate molte suggestioni, che ho cercato di condensare in queste due formulazioni: puoi prepararle anche da sola, e utilizzarle  durante questo freddo Inverno.
Fire Cider (la ricetta è di Rosemary Gladstar)
Il Fire Cider è uno sciroppo potentissimo, che puoi realizzare in casa con ingredienti davvero semplici. E’ una pozione che riscalda, ritempra, sconfigge il freddo, e farebbe sciogliere anche la Regina delle Nevi.
200 grammi  radice di rafano grattugiata
200 grammi di cipolle tagliate sottili
8 spicchi di aglio tagliati sottili
100 grammi di zenzero grattugiato
Peperoncino q.b.
Aceto di mele
Miele
Metti tutte le erbe in un barattolo e ricopri con aceto di mele. Lascia che l’aceto sia sopra il livello delle erbe almeno per uno o due centimetri. Lascia in infusione per 4 settimane. Dopo, filtra bene l’aceto ed aggiungi miele quanto vuoi, a seconda del sapore.
Puoi prenderne un cucchiaio o due come riscaldante, tonico, per alzare le difese immunitarie. Si conserva in frigo oppure in un posto non troppo caldo per qualche mese.
Tè della Luna di Inverno
Questo tè l’ho formulato per le iscritte al mio gruppo Facebook, ma lo condivido anche con te: riscalda, dona una sferzata di energia, contrasta la forza di gravità che ti tiene avvinghiata al piumone/divano/copertina. Aiuta la digestione, tonifica, riscalda.
2 parti di Tè nero
1/4 di parte di chiodi di Garofano
1/2 di radice di Zenzero
1/3 di corteccia di Cannella
1/4 di parte di scorza di Arancio dolce
1/2 di frutti di Cardamomo
Infine, puoi entrare in relazione con una pianta Resistente, con una pianta che vive l’inverno. Fuori da casa tua, in un parco, lungo il viale che percorri per tornare a casa, oppure in un giardinetto dimenticato, ci sarà una saggia pianta Invernale. Abete Cedro Agrifoglio, Lauroceraso, Edera – sono tutte piante che vivono durante la stagione fredda, che non si perdono d’animo. Ho parlato di loro in questo articolo del blog: adesso vediamo come ascoltare il messaggio di una di queste piante.
La voce dell’Inverno
Esci per una passeggiata, dopo esserti coperta ben bene. Cammina lentamente, e osserva le piante che vivono vicino a casa tua. Sono nel loro riposo invernale? Oppure c’è qualche sempreverde? Osserva bene come sono strutturate le piante che resistono ai freddi. Come hanno le foglie? E la corteccia? Dove crescono?
Una volta che le hai individuate, scegline una. La scelta deve essere spontanea, istintiva: scegli la pianta che sembra voglia dirti qualcosa. Osservala bene, avvicinati a lei, se puoi, e toccala. Che sensazione ti dà? E’ fredda, calda, ruvida, liscia? Come sono i suoi colori?
Informati sul nome di quella pianta. Una volta tornata a casa, prenditi dieci minuti: accendi una candela, chiudi gli occhi, e rilassati. Immagina di avere la tua pianta di fronte a te. Senti il suo profumo, rivivi la sensazione del vostro incontro reale. Resta in ascolto, e ricevi il messaggio che la pianta ha per te.
Scrivi tutto sul tuo quaderno, e , chiedendo il permesso della pianta la prossima volta che la incontrerai, attacca una parte di questa sulla pagina bianca. E corri a raccontarmi tutto nei commenti qui sotto!
Se vuoi approfondire questo argomento, conoscere  la tua pozione per l’inverno, e ricevere a casa un Tè magico, il mio servizio Un’ora per te ti aspetta!

PRENDITI CURA DI TE

Il bosco dorme. Quando esco fuori per la passeggiata quotidiana con le mie due cagnoline, mi sembra di entrare in un sogno, oppure in una fiaba. La bella addormentata E’ il bosco: i rami scheletriti, l’erba che scricchiola sotto ai piedi, la brina che ricopre tutto quanto. Tu non puoi vederla, la vita del bosco: è nascosta, come in un incantesimo. Lavora sotto terra, dove dormono i semi. Sognano la loro vita in primavera, si sognano alberi, fiori, petali e stami. Dormono il loro inverno.
Puoi sentirti spaesata, in inverno, se cerchi un contatto con le piante: noi viviamo in superficie, a noi sono preclusi i misteri del sottosuolo. Ma, come può insegnarti l’Appeso, puoi conoscere le tue profondità se stai a testa in giù, se concentri il pensiero, se accogli la meditazione, il riposo, il non fare che è proprio di questa stagione.
Le piante sanno venirti in aiuto anche in inverno: se sei malaticcia, se hai influenza, raffreddore, se ti senti stanca e senza energia e se il piumone ti richiama con forza ogni mattina – sappi che hai dei verdi alleati per sostenerti!
Ginepro (Juniperus communis)
Il Ginepro ha foglie che sono aghi: hai mai provato a raccoglierlo? Le sue galbule blu, in autunno, o verdi, in estate, contengono olii essenziali dall’azione drenante e disinfettante: puoi farne un oleolito ottimo per decongestionare le gambe, mettendo a macerare le bacche in olio di girasole. Con le galbule puoi fare un decotto che ti aiuterà in caso di tosse, raffreddore ed influenza:
prendi un cucchiaio di galbule di Ginepro, triturale con un mortaio e falle bollire in acqua una decina di minuti Poi, filtra e bevi per un’azione antinfluenzale ma anche digestiva.
Il Ginepro ha anche azione diuretica e drenante, allontana le tossine e quindi è molto indicato in questo periodo post-natalizio, per rimettersi in forma dopo gli eccessi.
L’olio essenziale di Ginepro può essere diffuso nell’ambiente: la sua attività aromaterapica è quella di protettore. Protegge dalle influenze esterne, dai condizionamenti, e facilità l’espressione del Sè.
E’ molto interessante notare come questa pianta invernale, resistente, fatta di aghi ben appuntiti, aiuti proprio nella protezione dell’essenza personale, dell’individualità. Il Ginepro ti aiuta ad andare dritta per la tua strada, a credere in te stessa e nella tua unicità.
Il Ginepro è associato al Sole ed a Marte: difende, protegge, riporta il calore anche durante la stagione fredda.
Rosa Canina
La Rosa Canina è il rosso lucido del bosco: i suoi cinorrodi maturano verso Ottobre, ma si raccolgono dopo la prima gelata. Pianta che è uno dei simboli dell’inverno racchiude in sè tutto il potenziale per affrontarlo come si deve: vitamina C, minerali preziosi, carotene, flavonoidi, zuccheri. I suoi cinorrodi sono ricostituenti, e servono per alzare le difese immunitarie o per  combattere il raffreddore. 
Il decotto dei cinorrodi puoi usarlo per combattere il raffreddore, la tosse, ma anche per i reumatismi e per la diuresi. Ti accorgerai dell’anima elegante della pianta quando bollirai i cinorrodi rossi: contengono aldeide vanillica, una sostanza che profuma di vaniglia!
il decotto  per il raffreddore puoi prepararlo mettendo una manciata di cinorrodi, essiccati e puliti, in acqua bollente e facendo bollire 5-10 minuti. Lascia in infusione altri 10 minuti e bevine tre tazze al giorno.
La Rosa Canina, come tutte le rose, ha una doppia anima: nei suoi petali e nel suo profumo esprime Venere, mentre conserva nelle spine e nella sua attività immunostimolante il collegamento con Marte.
Se vuoi conoscere la tua tisana, e avere consigli preziosi e personalizzati per il tuo benessere, fino a Marzo il mio servizio Un’ora d’amore per te contiene una sorpresa: non sei curiosa? Clicca sul link per scoprirla!
Tu quali armi hai per affrontare l’Inverno? Scrivimelo nei commenti! (Vanno bene anche libri, coccole, candele profumate, incensi e Netflix)